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Marche, boom di turisti tra i borghi. "Il +23% premia le scelte della Regione. Crescono anche le imprese nelle aree interne"

5 Aprile 2025

AMANDOLA – Tutti pazzi  per i borghi. Piacciono i piccoli comuni, non solo montani, delle Marche. lo testimoniano i numeri dell’Atim, l’agenzia peer il turismo e l’internazionalizzazione, guidata da Marina Santucci.

A livello di turismo. La crescita è a due cifre nel 2023 e nel 2024 per le aree interne. “Abbiamo centrato  il target, ma possiamo migliorare” commenta la direttrice Atim che ha analizzato arrivi e presenze dal 2019 a oggi. “Le presenza di visitatori sono cresciute del 21,33% nel 2023, +18,34 di arrivi: Nel 2024 +23,94% di presenze e +21,78% di arrivi”.

Dato importante, l’afflusso degli stranieri  ha registrato un +27,84% presenze, 17,99% arrivi nel 2024. Merito anche di alcune azioni intraprese dall’Atim, rivendica Acquaroli: comunicazione, partecipazione alle fiere e incontri anche tra aziende, ma anche lo scambio di esperienze tra addetti ai lavori e giornalisti che arrivano nelle Marche ma anche di visite dalla regione in altri contesti.

“Per quanto riguarda l'aumento di visitatori nei borghi montani – riprende Santucci – è assolutamente in linea con i dati più generali del turismo ed è un dato doppiamente positivo perché i grossi flussi vanno maggiormente nelle città più grandi o sul mare”.

C’è poi lo sviluppo legato al Bando borgo accogliente: dai borghi del cavallo a quelli del miele, ce ne sono diversi che hanno puntato “su un'identità forte, un brand di specificità. I borghi sono proprio il tratto identitario del nostro territorio - ha osservato il presidente - ed è una bella sfida perché sono territori a rischio spopolamento o in crisi proprio di valorizzazione. Pensiamo che il nostro turismo non può prescindere da questo dato: noi siamo questo e c'è stato un investimento importante nel rilanciare questi territori, a partire dal Comune, come ente capofila che fa da regista sulle possibilità e sulle dinamiche di rilancio da mettere in piedi e sincronizzare sul territorio”.

La Regione punta quindi a un turismo che “vada oltre quello esperienziale, ma che diventi relazionale, in cui il turista vive a fianco all'abitante al cittadino del borgo, a chi vive i nostri territori. È proprio questa è l'esperienza forte che vogliamo proporre a livello internazionale”.

Le risorse per il Bando borgo accogliente passano da 24 a 30 milioni per sostenere altri progetti. «Abbiamo fatto un bando, 500 mila euro per Comuni singoli, di un milione per i Comuni in rete: 146 Comuni richiedenti, 26 i progetti ammessi ma che coinvolgono 66 amministrazioni. “Significa aver intercettato un'attesa grande di progetti difficili perché i comuni hanno dovuto cofinanziare, e attivato i privati. Ogni progetto è un terzo spesa pubblica ma per due terzi è un bando destinato alle imprese, alle realtà del territorio, che decidono di scommettere insieme al sistema pubblico per far ripartire una destinazione, una località”.

La strategia di sviluppo si è articolata su più cluster che raccontano la pluralità del territorio marchigiano, riqualificazione dei borghi, dei punti di informazione turistica (punti informativi, spazi per eventi e mostre, laboratori e corner enogastronomici) e mobilità lenta e turismo all'aria aperta (aree di sosta, e-bike, itinerari di trekking).

Per rispondere ad altre domande “abbiamo aumentato di ulteriori 6 milioni di euro la dotazione del bando 'Borgo Accogliente’, permettendo lo scorrimento della graduatoria per il grande interesse riscontrato. L'obiettivo che ci siamo dati era quello di rimettere al centro la nostra identità più profonda racchiusa nei borghi, attraverso progetti integrati di rilancio tra territori, che coinvolgessero enti pubblici e realtà private”.

Ulteriori misure sono quelle che ha poi spiegato la dirigente Stefania Bussoletti per le imprese. Nelle misure con premialità a cui sono stati riservati oltre 40 milioni, ad oggi sono assegnati 20 milioni, coinvolgendo 508 aziende situate nei borghi marchigiani. Tra queste: 402 imprese hanno beneficiato del Fondo Credito Futuro; 48 hanno effettuato investimenti in ammodernamento tecnologico; 17 hanno creato nuove unità produttive; 11 hanno realizzato progetti di innovazione digitale e sostenibile nei settori strategici della S3; 2 incubatori favoriscono lo sviluppo imprenditoriale innovativo nei borghi. Sono in fase di attivazione nuovi interventi per ulteriori 9 milioni di euro, che interesseranno le filiere produttive, la riqualificazione del commercio e il potenziamento dei sistemi di accoglienza turistica, con progetti dedicati al recupero e alla rivitalizzazione dei borghi.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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