FERMO - “Per la campagna apistica 2023 la Regione ha emanato un bando di finanziamento con scadenza il 23 febbraio per l'importo di tutti i 701mila euro a disposizione. Un provvedimento che fa seguito ai 540 mila euro destinati a 174 aziende apistiche per il sostegno delle attività durante il Covid e all'intervento straordinario di 250mila euro del 2019. Insomma ci sono tutti gli ingredienti per creare un circolo virtuoso”. Alle parole dell’assessore Andrea Maria Antonini, seguono i numeri che spiegano il perché di un intervento così corposo.
Nelle Marche ci sono 72.356 alveari, 1600 apicoltori, 76 aziende condotte con metodo biologico che producono ogni anno circa 118mila kg di miele. “Con questi numeri ci collochiamo – prosegue l’assessore regionale all’Agricoltura – tra le prime Regioni in Italia. Per la precisione sono seconde nel rapporto tra numero di alveari per chilometri di superficie e quarte nel rapporto apicoltori per abitanti”.
Dietro la crescita ci sono le risorse pubbliche, ma soprattutto il lavoro fatto dai Consorzi che hanno intrapreso una intensa attività di monitoraggio per far emergere tutte le realtà presenti sul territorio. L’occasione per fare il punto sul settore l’ha offerta la presentazione della ricerca nazionale "II mondo del Miele visto dagli italiani", commissionata da Le Città del Miele che sono 45, realizzata da Intertek.
“Un settore in cui crediamo. in 8 anni gli stanziamenti Ue sono passati dai 144mila euro del 2016 ai 701mila euro del 2023. Quello su cui ora dobbiamo lavorare, è la costruzione di uno stretto legame tra la produzione di miele e il nostro splendido entroterra costellato di borghi ricchi di storia come veicolo di promozione turistica, così come accade per l'enoturismo e l'oleoturismo” conclude Antonini.
