FERMO - Due giorni per fare il punto sulle novità scientifiche,
sociali, cliniche e relazionali nell’approccio con il malato
oncologico. Venerdì e sabato torna Marcangolo, «l’appuntamento
regionale più importante in ambito oncologico», ideato da Rossana
Berardi, direttore della Clinica Oncologia della Politecnica delle
Marche, e da Renato Bisonni, primario di Oncologia dell’ospedale
Murri. Un’edizione, questa dodicesima, per forza di cose a distanza,
che si arricchisce, però, di approfondimenti clinico-sociali legati
alla pandemia.
Colonna portante dell’evento è il convegno multidisciplinare di
oggi, a cui parteciperanno i professionisti che si trovano ogni
giorno a contatto con i malati oncologici. Durante l’incontro, in
webinar, verranno affrontati i tumori della mammella, quelli
urologici, quelli del tratto gastro-intestinale, i ginecologici, i
tumori rari e quelli polmonari e le terapie del supporto, per
concludere con un approfondimento sull’oncologia ai tempi del Covid.
L’iscrizione è gratuita e potrà essere effettuata online su
www.congressare.it, nella sezione Eventi ProECM. Sono riconosciuti,
previo questionario, otto crediti Ecm (numero massimo cento
partecipanti) a medici chirurghi, farmacisti, biologi, infermieri e
psicologi. Al termine del convegno è prevista una tavola rotonda sulla
presa in carico del paziente oncologico, a cui prenderanno parte il
viceministro Pierpaolo Sileri, i vertici delle istituzioni sanitarie
marchigiane, le figure apicali dell’Int di Milano e del Pascale di
Napoli, la facoltà di Medicina della Politecnica della Marche e il
segretario generale di Cittadinanzattiva. L’invito a partecipare è
stato esteso anche al presidente della Regione, Francesco Acquaroli, e
all’assessore alla Salute, filippo Saltamartini. Il convegno prevede
il coinvolgimento attivo delle associazioni di volontariato e di
pazienti e del personale sanitario delle oncologie e proseguirà
venerdì con una sessione dedicata proprio alle associazioni e agli
infermieri.
Di recente, Berardi ha anche elaborato delle raccomandazioni e
indicazioni rivolte ai pazienti oncologici, condivise con i direttori
delle Oncologie marchigiane, e inviate ai vertici regionali. Il
documento, redatto «per garantire la più adeguata e omogenea
continuità di cura e, contemporaneamente, il massimo contenimento
della trasmissione dei casi infetti», è stato incorporato nelle linee
guida congiunte delle principali associazioni scientifiche e
professionali italiane del settore, che «l'hanno ritenuto estremamente
valido, al punto da condividerlo interamente e rappresentando come le
Marche siano l’unica regione ad aver effettuato uno sforzo importante
e congiunto nell’interesse dei pazienti e di coloro che si prodigano
alla loro cura».