PORTO SAN GIORGIO – Sfida il caldo l’onorevole Marattin. Ma del resto, il professore economista è uno che non si scompone neppure quando deve reggere i confronti in tv con avversari di ogni genere. Tra gli uomini di fiducia di Matteo Renzi, Marattin è arrivato a Porto San Giorgio per incontrare il mondo di Italia Viva.
E non solo, visto che ad accoglierlo, oltre al sindaco Nicola Loira, c’erano tutti principali esponenti del Pd locale: gli assessori Baldassarri e Di Virgilio, il consigliere di Fermo Malvatani, i sindaci di Lapedona e Campofilone.
Tante persone, perché lui è uno di quelli che merita di essere ascoltato. E non ha dubbi: “Il Pnrr sarà la grande occasione, ma gli enti locali devono essere davvero protagonisti. Così come la Zes, più utile dell’area di crisi industriale complessa”. Più utile perché l’area di crisi è uno strumento datato. “Il Mise deve rivedere i suoi strumenti e questo sta avvenendo”.
Le Marche hanno bisogno di aiuti, indubitabile, ma non devono temere per l’onorevole la concorrenza delle regioni vicine. “Se un imprenditore sposta la produzione in Abruzzo per la decontribuzione del 30%, che in realtà non raggiunge il 10%, significa che non è un imprenditore che le Marche devono temere di perdere. Poi diverso è il fatto che dobbiamo trovare il modo di agire sul cuneo fiscale. Nella precedente legislatura ci sono stati interventi importanti, ma non va dimenticato che i lavoratori sono 23 milioni”.
Intanto c’è la riforma fiscale: “Due linee guide fondamentali: crescita e semplificazione. Il primo, ad esempio, riguarda l’Irap che colpisce lavoro e capitale. Non ha più senso, meglio puntare sull’addizionale Ires, che comunque garantisce le entrate che servono alla sanità. Semplificazione è creare i codici tributari, con tutte le norme fiscali, cominciando così organizzare al meglio il sistema”.
Tutto questo sarà anche utile a non far scappare le aziende. “Il punto non è favorire la permanenza con aiuti, ma rendere competitivo il territorio. È populistico dire ‘vieteremo che se ne vadano’ perché non funziona così. La crescita locale è fondamentale e questo riguarda anche la formazione e per questo investiremo negli Its” conclude il presidente della commissione Finanze prima di concedersi alle tante persone che hanno sfidato il caldo per lui, chiamate dai coordinatori di zona di Italia Viva.
Raffaele Vitali