MONTEGRANARO - L’aria è cambiata, lo dicono i risultati. La Sutor Montegranaro, oggi settimana in classifica, è senza ombra di dubbio la mina vagante dei playoff. e gli avversari ormai l’hanno capito.
Prima il Bramante Pesaro, che ha subito la furia di Rupil e compagni in casa, poi Valdiceppo. La squadra umbra guardava dall’alto la squadra di coach Patrizio, proprio come i pesaresi. Ma ha dovuto fare i conti con il calore della Bombonera, che fa effetto vedere senza sbarre, il tifoso sembra ancora di più in campo, e con la voglia di vincere di Lupetti. Perché quando una squadra che ha meno punti batte quelle che la precedono tutti sono decisivi.
La Sutor sta trovando ogni domenica, o sabato, un protagonista differente. Ci sono i due tenori, Rupil e Falzon, poi la grinta fuori dal comune di Mentonelli e la voglia di dimostrarsi un play da serie superiore diMigliorelli. A loro, da ieri, torna ad aggiungersi Merlini, che per Patrizio potrebbe essere il valore aggiunto nella fase decisiva, quella che deciderà le prime cinque posizioni che valgono un posto in serie B.
Contro Valdiceppo i veregrensi hanno dimostrato di essere cresciuti a livello mentale. “Ci alleniamo male, tanti infortuni” ammette coach patrizio alla Fine. Ma quando c’è la voglia di vincere, che il tiratore Lupetti si porta dietro ormai da vent’anni, si superano anche i limiti fisici.
Rimontare dici punti agli ospiti non era cosa comune per la Sutor fino a qualche settimana fa. Ma il girone di ritorno sta dimostrando che il progetto della società era giusto: abbinare dei giovani interessanti a campioni affermati come Falzon, che i campionati li sa vincere davvero. Il recupero di Merlini, che in questo periodo non si è sentito grazie alla verve di Facciolà.
Il risultato finale dice Sutor 81 Valdiceppo 73 e gialloblu che in classifica si portano a -4 proprio dagli umbri e dal Pisaurum. Mancano due partite alla fine della stagione regolare, la prossima con Recanati dirà davvero quanto la Sutor è cresciuta e se ha trovato continuità.
Poi l'ultima in casa con Montemarciano per scaldare i motori verso le gare decisive, che come sempre avranno nella Bombonera il sesto uomo, magari il settimo perché il capitano da sesto è implacabile.