FERMO - Per il mondo delle imprese, ancora di più in una fase di crisi, non c’è colore politico, ma solo necessità di azioni concrete. Ecco che la Cna di Fermo anticipa tutti e incontra, uno dopo l’altro, i due candidati principali alla guida della regione Marche: Maurizio Mangialardi, centrosinistra, e Francesco Acquaroli, centrodestra.
“Dopo l’estate, quante imprese sopravvivranno? Come potranno fare fronte alle scadenze che si ripresenteranno? Come si potrà fare impresa in uno scenario ancora troppo incerto?” questi alcuni degli interrogativi che tormentano gli imprenditori. “La vera crisi è la sfiducia nei confronti del futuro – spiegano il presidente Cna Paolo Silenzi e il direttore generale Alessandro Migliore – di un futuro che le imprese stentano a vedere”.Tra i tanti problemi, molti noti come la ricostruzione ferma, l’accoglienza turistica da migliorare, il superbonus da definire, la Cna ha lanciato anche delle proposte ai due candidati: “Più appalti pubblici per le piccole imprese, più politiche sociali e sanitarie, più infrastrutture e collegamenti, più credito, meno burocrazia, meno tasse, più innovazione, più export, più turismo ecologico.
“A questo - concludono – abbiamo aggiunto l’applicazione concreta della Legge Balduzzi in ambito sanitario e sociale, per una maggiore attenzione ai servizi ambulatoriali territoriali”. Ma non solo, perché Migliore rilancia anche un cavallo di battaglia della Cna: la metropolitana di superficie per il collegamento costa-entroterra. “Infine, la necessità di un ente pubblico-privato per elevare lo sviluppo industriale di questo territorio”.