CAPODARCO – Ieri la ministra Bonetti ha preferito la fattoria Sociale di Montepacini alla Comunità di Capodarco e la scelta ha fatto rumore nel mondo dell’accoglienza, dell’integrazione. Le critiche si sono alzate appena ha terminato la scalinata del palazzo dei Priori. Oggi, invece, il candidato alla presidenza della Regione Marche del centrosinistra Maurizio Mangialardi si è fermato sulla grande terrazza che domina il Fermano e si è confrontato con don Vinicio Albanesi, gli operatori e gli ospiti.
“Le comunità di Don Vinicio sono presenti in tutta Italia, con più di mille persone che le frequentano, ma inevitabilmente quella di Capodarco funge da simbolo di questo grande progetto di accoglienza. Nel corso degli ultimi anni, vincoli di bilancio sempre più stringenti hanno causato una costante riduzione delle risorse pubbliche disponibili per garantire un welfare giusto, vicino alle comunità” sottolinea Mangialardi che fa intuire che nella sua presidenza, se sarà eletto, il mondo della disabilità e dell’inclusione tornerà al centro delle politiche sociali.
“Qui c’è la sussidiarietà, ovvero quel principio per cui sono i cittadini, con il loro cuore e la loro passione, a prendersi cura dei cittadini, delle comunità, lì dove il pubblico non arriva. Dobbiamo rispettare questa generosità, concretamente: dando alle realtà del terzo settore nuove risorse per continuare a fare, con più serenità, il magnifico lavoro che compiono ogni giorno per tutti noi".