FERMO – Ancona - Roma - Ancona in giornata per far arrivare alla direzione regionale del Pd un messaggio un po’ più chiaro. Valeria Mancinelli, sindaco di Ancona insignita del World Mayor Prize del 2018, ha incontrato il segretario Nicola Zingaretti in vista delle regionali nelle Marche.
Un incontro che non è piaciuto ai segretari provinciali del Partito Democratico, in particolare a Monica Scaramucci (Pesaro), Francesco Vitali (Macerata), Fabiano Alessandrini (Fermo) e Matteo Terrani (Ascoli) . “Apprendiamo da una notizia Ansa che la Sindaca di Ancona avrebbe incontrato il Segretario Nazionale e che dall'incontro non ci sarebbero indiscrezioni. Allora perché parlare di autocandidatura? Questo atteggiamento, se fosse vero, sarebbe gravissimo perché non rispettoso della volontà della nostra comunità, irriverente nei confronti dei territori e dei Segretari di Federazione, dannoso per l’immagine del nostro Partito democratico e infine imbarazzante per Zingaretti”.
Diversi esponenti Dem, ma anche possibili alleati come Italia Viva e Azione, si sono sbilanciati chiedendo alla Mancinelli di candidarsi. Ma fino a oggi la sindaca non si è mai sbilanciata, confermando solo che non parteciperebbe mai a primarie di partito. E quindi, è come se dicesse ‘via Ceriscioli o io non corro’. Ma l’unica maniera per far uscire di scena il governatore senza votare è per mano del segretario nazionale. E questo l0 hanno capito gli esponenti provinciali: “Siamo certi che il segretario sarà rispettoso delle regole del PD, perché il candidato presidente dei democratici viene scelto dal partito delle Marche e dai marchigiani” concludono i quattro segretari. E se a questo si aggiunge l’apertura di Longhi alle primarie con i Dem (leggi), il quadro si fa sempre più intricato.