di Raffaele Vitali
ORTEZZANO – “Fare squadra”. Un refrain che va riempito di contenuti. Che spesso significano azioni. Come quelle che prova, quando ha l’opportunità, a fare Marcello D’Erasmo, alias Mamma Rosa. Quello che da anni è considerato uno dei migliori pizzaioli d’Italia, partendo dalla piccola Ortezzano, ha trasformato una serata di promozione di pizza e birra, organizzata dalla Regione Marche, nel momento del ‘proud’ di chi rende ogni pizza unica: i fornitori di materie prime. Mozzarelle, pomodoro, verdure, carne, funghi e tartufi fin alle immancabili alici: un grande corner rendeva chiaro a tutti i commensali la forza di una pizza, che non è solo acqua, farina e tempo di lievitazione.
L’attività di D’Erasmo è ormai un perno dei progetti sull’enoturismo della regione. “Il vino, e sempre più anche la birra, è un prodotto di consumo ma anche di narrazione del territorio. Abbinarlo ai piatti tipici è un percorso fondamentale per valorizzare le Marche” spiega l’assessore Andrea Maria Antonini.
Il pizzaiolo che piace alle guide del food da ani è impegnato in un percorso di valorizzazione della materia prima. In questo 2023 ha puntato su sostenibilità e acqua. “Due dettagli? Non proprio. L’acqua è fondamentale per la nostra Valdaso. Seguendo il corso del fiume si può riempire una pizza. Si passa dalla zona della sorgente dove troviamo tante erbe spontanee ai campi che lo costeggiano dove troneggiano carciofi e asparagi, in questo periodo, per arrivare al mare dove troviamo le nostre alici, mentre a monte avevamo preso le trote di Montemonaco. Il tutto – prosegue – accompagnato dal tartufo e dalla frutta”.
Praticamente le sue pizze diventano un viaggio tra i produttori della Valdaso, ed ecco la sostenibilità. “Ma no basta. Voglio di più. la regione – il messaggio di D’Erasmo ad Antonini – ci deve fare andare fuori dalle Marche, dobbiamo far conoscere i nostri prodotti lontano da qui dove già tutti li apprezzano. I produttori fanno il massimo, la regione deve aiutarli a uscire dal territorio”.
Per una piccola realtà come Ortezzano la pizzeria Mamma Rosa è un lusso, lo sa bene la sindaca Carla Piermarini: “Mangiano qui si porta via un pezzo di cultura. La capacità di Marcello di innovare è uno stimolo per tutti”. Quegli stimoli che trasformano ritagli di pizza che si sarebbero buttati nella base di un antipasto, “perché a volte per innovare bisogna tornare indietro”
Per uno come Sergio Spinelli, che si muove da un angolo all’altro per organizzare eventi che uniscono vino, birra e cibo, D’Erasmo è il partner ideale. E così per Tipicità. Uno che non si ferma mai e che dopo aver raddoppiato la sua ‘Mamma Rosa’ a San Benedetto del Tronto, "ma è chiaro che venire a Ortezzano ha un sapore diverso”, è pronto ad ampliare ancora una volta la sua attività.
“Due i progetti. Il primo è quello relativo al grano, dove stiamo lavorando per una produzione di birra diretta utilizzando il ‘miscuglio di Aleppo.’ Abbiamo un campo che unisce diversi grani e ci permette una produzione affidata al Mulino Mariani’. L’obiettivo è una produzione a marchio Mamma Rosa” spiega il piazzaiolo.
Ma non basta. “Apriremo a Ortezzano una nuova struttura dove produrremo panettoni. Abbiamo provato in passato, abbiamo deciso di investirci. Se ne occuperà un fornaio romano di 39 anni che mi ha conquistato e il mio ‘secondo’ che gestirà il laboratorio. In tanti me li hanno chiesti, è il momento di riuscirci” conclude D’Erasmo prima di una foto davanti al suo amato forno con l’assessore Antonini che si è alzato consapevole che il percorso di valorizzazione corre sula strada giusta, anzi lungo il fiume giusto, l’Aso e la sua ricca biodiversità.