MONTERUBBIANO - A Monterubbiano, i militari della locale Stazione dei Carabinieri hanno concluso gli accertamenti relativi a una denuncia presentata da una donna residente del luogo. La donna ha accusato il suo convivente, un uomo di nazionalità marocchina classe 1965 con precedenti penali, di maltrattamenti in famiglia.
Secondo il racconto della denunciante, il marito la tormentava da diversi anni con comportamenti molesti e minacciosi, causandole un persistente e crescente stato di ansia. L'ultimo episodio di violenza sarebbe avvenuto solo pochi giorni fa, quando il marito avrebbe minacciato di bruciarla viva, costringendola a fuggire da casa.
Nonostante la grave situazione, la donna non aveva mai richiesto cure mediche né aveva chiesto l'intervento delle forze dell'ordine. Inoltre, la vittima ha specificamente indicato di non voler essere collocata in una struttura protetta.
I Carabinieri di Monterubbiano hanno prontamente informato l'Autorità giudiziaria competente degli accadimenti, deferendo il marito per il reato di maltrattamenti in famiglia. La gravità delle minacce e dei comportamenti riportati ha indotto i militari a richiedere l'attivazione del codice rosso: un protocollo di intervento immediato riservato a situazioni di estrema emergenza. Questa vicenda, purtroppo, evidenzia ancora una volta come la violenza domestica sia un problema presente anche nelle piccole comunità. È importante che le vittime di maltrattamenti si sentano incoraggiate a denunciare tali episodi e a chiedere aiuto.
Le denunce rappresentano un primo passo fondamentale per interrompere il ciclo di abusi e fornire alle vittime il supporto di cui hanno bisogno per uscire da situazioni così pericolose. L'avvio dell'azione penale da parte dell'Autorità giudiziaria metterà fine a questa triste storia di violenza domestica e la donna coinvolta potrà finalmente ricostruirsi una vita senza paura e pericoli.