PORTO SAN GIORGIO – L’emergenza sembra ormai alle spalle nelle Marche. L’allerta è diventata gialla per criticità ordinaria idrogeologica e non più idraulica, cioè per quanto riguarda i terreni ma non più i fiumi.
La notte è passata indenne anche nel Fermano, dove i timori erano grandi. “Da una fase di emergenza - ha sottolineato l’assessore regionale Aguzzi - passiamo ad una fase di rendicontazione anche se resta alta l'attenzione soprattutto nelle zone più a rischio di smottamenti. I danni sono ingenti e diffusi e il ripristino del territorio sarà impegnativo anche dal punto di vista economico, ma siamo al lavoro su tutta la filiera istituzionale per affrontare la situazione con tutti i mezzi possibili a nostra disposizione”.
Importante è stato anche il lavoro di monitoraggio e azione del consorzio di bonifica delle Marche, che governa le dighe. Se con quella di Mercatale, gestita ala perfezione anche grazie al sindaco di Montecalvo in Foglia, si è salvata Pesaro non riempiendo il Foglia, lo stesso è stato fatto in altre zone della regione, incluso il Fermano dove il Consorzio è intervenuto su quella di San Ruffino. “Tutte le dighe in gestione al Consorzio sono tutte costantemente monitorate e non presentano situazioni allarmanti” ha spiegato il presidente Netti.
Ci sono poi danni che magari fanno meno rumore, ma che pesano. Come i detriti che l’incontro tra mare e fiume lasciano sulla spiaggia. Lo sa bene Porto San Giorgio “e peer questo presenteremo alla Regione la richiesta di dichiarazione dello stato di emergenza per calamità naturali. Negli ultimi due giorni – spiega il sindaco Valerio Vesprini – la città ha retto. Ma dopo una serie di sopralluoghi effettuati con il personale dell’ufficio tecnico abbiamo notato come le piene dei fiumi, che gli argini hanno tenuto grazie ai lavori fatti in precedenza, unite alle aumentate portate d’acqua dei fossi, hanno inesorabilmente trasportato lungo la costa tonnellate di detriti e rifiuti”.
In vista dell’inizio della stagione estiva, è un bel problema: “ll maltempo potrebbe ancora mutare il quadro della situazione con l’arrivo di nuove mareggiate che porteranno altri detriti. Prima di avviare i lavori lungo l’arenile bisognerà quindi attendere. Siamo certi della comprensione dei cittadini e degli operatori, i tempi di intervento sono condizionati esclusivamente al meteo” conclude il sindaco.