FERMO – Una notte e un giorno bastano per mandare in tilt la viabilità delle Marche. i fiumi, in secca per lunghi mesi, si sono riscoperti portatori d’acqua. Troppa, tanto che nell’anconetano sono esondati. Prima l’Esino, poi il Musone e solo per miracolo non lo ha fatto il Misa, che ha però costrutto Senigallia a ore di paura, con negozi chiusi e primi piani evacuati, prima del rientro dell’emergenza.
Nel Fermano i limiti di guardia non sono mai stati superati, solo per precauzione a Sant’Elpidio a Mare il sindaco ha chiuso il tratto vicino all'Ete Morto che collega la rotonda Della Valle a corso Garibaldi. Il maltempo si è comunque concentrato sulla costa, c'è chi ha pensato che stesse degenerando la situazione a Marina Palmense, dove il lungomare è chiuso, ma in realtà il blocco è dovuto al cantiere della nuova ciclabile.
Nel mentre la neve, almeno 40 centimetri, ha imbiancato molti dei comuni del cratere tra i Sibillini, lasciando anche senza luce diverse casette, le Sae, sia nel maceratese che nell’ascolano.
Duro lavoro per i vigili del fuoco, anche a Montegranaro dove un albero si è spezzato e ha centrato un’auto, con a bordo una persona. Che si è miracolosamente salvata. In zona i vigili del fuoco hanno effettuato una decina di interventi.
Come continuo è stato il lavoro del personale della provincia di Fermo per ripristinare la sicurezza viaria di fronte a rami spezzati e piccole frane tra Monte San Pietrangeli e Montefalcone Appennino. A Montefortino per qualche ora stamattina la copiosa nevicata ha costretto a chiudere la statale, poi riaperta. Come neve ha accompagnato la giornata di Amandola (nella foto una frana nella frazione di Moscano).