MAGLIANO DI TENNA – Francesca Iori, maglianese doc, porta il suo mondo a Magliano di Tenna. Un mondo fatto di felicità, di colori, di fantasia, di manifattura, di entusiasmo: il mondo di Shabby al Borgo. Dopo aver incantato per quattro anni torre di Palme, la vulcanica artigiana che sa trasformare qualunque cosa, anche grazie a vernici speciali di cui è diventa produttrice, ha deciso di tornare a ‘lavorare’ per due giorni d’estate nel suo paese.
“Siamo degli apprendisti nel settore turistico e promozionale. Vogliamo che il borgo emerga. Abbia country house, aziende agricole e locali con camere. e già molti sono pieni. Ci siamo anche confrontati con i comuni vicini, ci hanno messo a disposizione gli elenchi. Questo a riprova di quanto crediamo in Shabby al Borgo” spiega il sindaco Pietro Cesetti.
Con lui l’immagine del paese sta cambiando, a cominciare dal sito ‘Magliano bellezza infinita’. “Siamo conosciuti per alcun nostri ristoranti, poi ci siamo fermati a lavorare su scarpe, cappelli e fisarmoniche non cavalcando neppure lo studio di Flaminio Fidanza sulla Dieta Mediterranea. Insieme con Adolfo Leoni abbiamo avviato una collaborazione con il Laboratorio Piceno. Tutto fa immagine se c’è la sostanza che noi possiamo offrire” prosegue.
Tornando al cartellone, il sindaco ha scelto di non puntare sulla musica “perché altri comuni vicino a noi hanno puntato su gruppi e cantanti. Ma se in prospettiva, magari con un coordinamento della provincia, ci sarà l’opportunità l’evento lo inseriremo, visto che nel 1986 qui venne anche Zucchero a cantare, siamo stati dei pionieri”.
E così la scelta di un calendario che ha in Shabby al Borgo il suo clou il 9 e 10 luglio. “Abbiamo vissuto quattro anni a Torre di Palme, oggi a Magliano. Di certo il festival cambierà location spesso, magari un paio di edizioni e poi ci si rimuove. Torre di Palme è stato il nostro salto in alto, ma ci serviva più spazio e un nuovo borgo. Gli espositori sono carichi, la novità li attira. Come a me l’idea di vestire un luogo differente” riprende la Iori.
Non è un semplice mercatino, “è una iniziativa connessa al territorio” aggiunge la presidente dell’associazione A.Mano, Serena Cipolletti. Una cinquantina di espositori da ogni angolo d’Italia, il più a nord da Bergamo. Un evento di pregio con espositori che faranno corsi, come quello che crea la spilla con tessuto riciclato di camicie. “L’addobbo si conferma quindi un esempio di economia circolare” aggiunge la Iori.
Con la parola Shabby si identifica il recupero del vecchio, di quello che era trasandato. “Abbiamo già le riserve tra gli iscritti. All’inizio c’era timore, invece la risposta è stata grande. Questo è un borgo in cui finalmente la ricostruzione è partita, ci sono gru ovunque. Quindi noi veicoliamo la rinascita di questo luogo”.
La piazza sarà addobbata con divani, bancali e relax, sorseggiando un aperitivo in piazza. Ci sarà la Pro Loco che effettua il servizio food e gli spettacoli. Alcuni itineranti con bolle di sapone e trampolieri. E poi due concerti di gruppi femminili. La domenica, arrivando tante persone da fuori provincia, stornelli e una famiglia, moglie e marito con bimba di due anni di Monte Urano, che suoneranno l’organetto.
Nell’estate di Magliano ci sono i giochi tra le cinque contrade: “Sono di nuovo coinvolti i giovani. Dal calcetto al volley, dal tiro alla fune alle bocce passando per il tiro con l’arco e la briscola. Uomini e donne, anziani e giovani”. E poi tre giorni con la festa della birra, tutte artigianali e della zona. Privilegiamo artisti locali, la corale di Magliano con 25 coristi per cantando sotto le stelle. “Per noi, il 29 luglio, è una rinascita dopo 27 anni”.
Da non perdere anche domenica 26 giugno la proiezione dei filmini storici di Magliano. Venticinque anni di riprese di un concittadino che raccontano la vita di Magliano e del territorio, treno incluso.