FERMO – Un editore locale che pensa globale e un artista provinciale che ha la testa nazionale: un cocktail perfetto dietro al nuovo libro di Piero Massimo Macchini: Manifesto radical Grezzo. L’attore, che è anche u innovatore con il suo progetto Marche Tube, gioca sui simboli e diventa Piero Marximo. “Scrivo libri ma non li leggo. Anzi non ho letto nemmeno questo di cui parliamo oggi perché se leggo mi viene sonno” esordisce l’autore attore che ha annunciato il suo tour elettorale. “Presento 54 punti nel mio programma politico”.
La foto in copertina è quella storica di Carlo Marx con il viso dell’attore fermano. In conferenza stampa si è portato un suo palco con microfoni incorporati, spille elettorali, bandierine e sponsor (tra cui un’agenzia funebre) alla maniera americana. “basta con i radical chic che hanno fatto danni, bisogna tornare al radical grezzo uro e puro”. Che poi, secondo l’attore, è il vero marchigiano: “Abbiamo bisogno di promuovere il brand Marche, che sono plurali ma il marchigiano pensa solo al singolare. Mi voglio candidare perché so di aver contribuito alla gloria delle Marche e mi voglio istituzionalizzare, ecco perché siamo in questa sede a presentare il mio Manifesto politico. Ma l’unico che ha avuto il coraggio di presentarmi ufficialmente è l’assessore Pieroni, gli altri mi temono. E mi riterrò pienamente realizzato quando questo volume arriverà sui banchi degli autogrill” ribadisce da Palazzo Raffaello, sede della regione Marche.
Sorride l’assessore Pieroni, chiamato per una foto sul pulpito improvvisato di Macchini: “Il suo è un partito divertente, la comicità è trasversale e unisce tutti e poi ha dalla sua l’ironia e la provocazione. Quindi è un candidato temibile”. Poi, torna serio: “L’abbiamo invitato oggi a presentare il suo libro perché crediamo che sia giusto anche sdrammatizzare e nello stesso tempo invitare a riflettere, anche leggendo un libro comico, su uno spaccato della realtà e del carattere dei marchigiani. Voglio ringraziare Piero Massimo Macchini per la sua sempre pronta disponibilità e sensibilità a collaborare in occasione di iniziative e spettacoli a favore delle aree interne e colpite dal sisma”.
Questo schierarsi politicamente però non convince tutti i compagni di viaggio di Macchini: “Mi dissocio, Marche Tube è nata apolitica e apartitica, non possiamo schierarci” aggiunge seriamente divertita Priscilla Alessandrini, la manager che con Macchini è l’anima del progetto Marche Tube.
L’editore, un po’ folle, che continua a credere in macchini è Simone Giaconi: “Piero Massimo è attrattivo, riesce aa parlare al pubblico comune ma anche a personalità come Matteo Berdini e Angelo Ferracuti che hanno scritto prefazione e postfazione. È un bel modo per festeggiare i dieci anni della casa editrice, completando la trilogia di Macchini in cui si indagano vizi e virtù della “marchigianità”. E siccome la Regione ci crede davvero, Macchini sarà protagonista anche a maggio al Salone del Libro di Torino.
La “campagna elettorale” di Piero Marximo Macchini che tocca tutti i temi classici, dai trasporti alla sanità, dal turismo e cultura alle pari opportunità, prosegue in molte tappe e piazze a cominciare da Fermo, il 22 febbraio, per poi toccare tutta la regione (Castelfidardo, Loro Piceno, Montegiorgio, Ripe San Ginesio, Monte San Giusto Ascoli Piceno, Senigallia, Recanati, Macerata e Ancona) prima di chiudere a Casette d’Ete a giugno, quando già si saprà chi sarà il nuovo presidente.