PORTO SANT’ELPIDIO – È sempre affascinante l’esercitazione della Guardia costiera. Sembrano le immagini di un assalto e invece è l’azione che mira a verificare che tutto sia in sicurezza sopra e sotto la piattaforma ‘Sarago Mare A’. una simulazione che prevede l’individuazione, da parte di un diportista, di una chiazza di idrocarburi. Da lì, la chiamata alla capitaneria e l’intervento. Che è reso più complesso “dalla simulazione di un infortunio, accaduto ad un marittimo presente su una delle unità impegnate nelle operazioni di disinquinamento” spiegano la Guardia Costiera. Infortunio che allarga la squadra di soccorso al 118.
“Scopo dell’esercitazione è stato quello di testare la prontezza operativa di uomini e mezzi e la capacità di coordinamento della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto - dando così attuazione al Piano Operativo di pronto intervento contro gli inquinamenti marini - nonché di verificare la capacità di risposta all’emergenza da parte della Società Edison E&P S.p.A., concessionaria della piattaforma, che ha disposto l’impiego di due unità navali con dotazioni disinquinanti e di contenimento e di un elicottero per le attività di monitoraggio”.
In azione le Motovedette CP727, CP731 e CP 843 della Capitaneria di Porto di San Benedetto del Tronto e la motovedetta V. 5008 della Sez. Operativa Navale della Guardia di Finanza di San Benedetto del Tronto.
“È stata un’esercitazione particolarmente complessa a causa delle condizioni del mare. La chiamata è arrivata alle 9.03, quando il diportista ha notato la macchina a un centinaio di metri. Odore e colore facevano pensare a del carburante. Mi complimento – conclude il comandante Mauro Colarossi - con tutti gli enti e comandi coinvolti”.