Confronto diretto tra moda e mondo digitale a Firenze nella nuova edizione di e-P Summit, la versione digital di Pitti Immagine.
Confronto diretto tra aziende tech e mondo fashion, soluzioni software e hardware per ottimizzare la catena di fornitura, personalizzare l'esperienza d'acquisto, promuovere trasparenza e sostenibilità, sfruttare l'intelligenza artificiale.
Dietro l’organizzazione c’è il direttore scientifico Rinaldo Rinaldi del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università di Firenze. “Mettiamo a disposizione la comunità dell'innovazione digitale che lavora al servizio dell'industria internazionale del lusso e della moda di alta qualità” spiega Raffaello Napoleone, ad di Pitti Immagine.
L’obiettivo è quello di anticipare i cambiamenti e scoprire le soluzioni già disponibili, “per affrontare le sfide di un futuro che richiede un approccio sempre più integrato, efficace e responsabile” aggiunge.
Rinaldi ha chiamato 25 esperti. “Il filo conduttore sarà l'Intelligenza Artificiale, che sta rapidamente assumendo il ruolo di game-changer nel settore moda. Dallo sviluppo del prodotto al marketing, alle vendite e alla gestione e ottimizzazione della supply chain, l'intelligenza artificiale offre alle aziende nuove opportunità per semplificare le proprie operazioni e raggiungere nuovi traguardi, ma anche nuove sfide”.
Diversi i temi in programma nella due giorni fiorentina. Digitalizing design: come l'intelligenza artificiale sta cambiando il modo in cui pianifichiamo, visualizziamo le idee e diamo vita digitalmente e fisicamente a nuove possibilità; 3D e realtà aumentata: potenziale per l'operatività aziendale; la governance delle supply chain: dalla digitalizzazione del tessuto alla comunicazione, collaborazione e al controllo, la tecnologia sta colmando i divari tra i marchi e i loro partner.
E poi, social & hybrid commerce da semplici strumenti di comunicazione a potenti piattaforme di e-commerce; product journey certificazioni di provenienza, anticontraffazione, data-backed ambientale e sostenibilità̀ etica: come la tecnologia intelligente può̀ fornire risposte alle più̀ grandi domande che vengono poste alla moda a livello di prodotto; digital product passport europeo: sfide e potenzialità di questo nuovo strumento per la tracciabilità; trasparenza e sostenibilità come le piattaforme tecnologiche, le nuove fonti di dati, e i nuovi strumenti rivolti al consumatore stanno contribuendo a spostare davvero l'ago sulla sostenibilità; privacy e data security: come i marchi possono aumentare la fiducia e la fedeltà dei consumatori.
Tante le soluzioni innovative che verranno presentate da 8 startup fashion tech selezionate tra le 8mila seguite da Unicredit Start Lab: da virtual fitting ai chatbot, dagli NFT alle piattaforme di rental o di riuso per gli scarti.
Nella due giorni saranno protagoniste anche Amazon Web Services (AWS), il servizio cloud più completo e ampiamente adottato al mondo, Deloitte, il network di servizio alle imprese, Meta, la società che gestisce Facebook, Instagram, Messenger, Threads e WhatsApp e Vodafone Business, parte del più grande gruppo di telecomunicazioni in Europa e Africa.
Aws Italia ha il compito di mostrare come “l'innovazione tecnologica nel fashion sia uno degli elementi fondamentali per creare esperienze emozionali coinvolgenti e personalizzate per i clienti, andando oltre la semplice transazione”.
Deloitte, invece, è al lavoro per “accompagnare i brand nello sviluppo e nell'implementazione di soluzioni innovative, sostenibili e al passo con il mercato. Lo facciamo con AWS, il cloud più completo e utilizzato al mondo, che permette di ripensare l'esperienza di acquisto in negozio e realizzare lo store del futuro grazie alle possibilità offerte dal cloud”.
A Meta il compito di fornire contenuti in merito all’uso dell’intelligenza artificiale nelle performance degli inserzionisti lungo l'intero customer journey e spiegare cosa porterà l'intelligenza artificiale generativa.
Per Vodafone invece la sfida è nei dati “che una volta analizzati vengono trasformati in informazioni utili a indirizzare il business, o alle piattaforme realizzate per favorire l'omnicanalità, requisito irrinunciabile oggi per modellare l'esperienza di acquisto dei clienti”.
E come se non bastasse, durante la versione tech di Pitti Immagine alla Leopolda si parlerà anche del potenziale, oltre che di Shopify, di Spotify. “Perché – concludono gli organizzatori – nel marketing della moda sempre più si utilizzano audio e video, specialmente nel settore lusso”.
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