FERMO – Due anni dopo si chiude la storia dell’uomo che il 3 ottobre del 2019 terrorizzò per ore il centro di Fermo. Il quarantenne nigeriano che in preda a momenti di follia urlava con una roncola in mano, colpendo anche alcune auto di passaggio, è stato espulso.
Furono ore difficili anche per le forze dell’ordine, che si mobilitarono in massa per fermarlo. Una ricerca non facile, perché il 40enne prese la via dei campi tanto che, dopo tre ore, venne visto a Lido di Fermo, fuori da un locale e lì bloccato dalla Polizia. Quattro agenti riportarono alcune lesioni.
Lungo l’iter burocratico successivo all’estero. L’uomo, clandestino, venne condannato a due anni di reclusione. Ma dopo uno è stato rimesso in libertà, con il solo divieto di tornare a Fermo. Ma il mese scorso, eccolo di nuovo nelal zona del cimitero, dove era abituato a chiedere l’elemosina.
Si sono susseguite segnalazioni, più per timore che per necessità, da parte di chi è solito frequentare il campo santo. Alla fine, dopo una nuova ricerca, ieri è stato fermato a Lido di Fermo. Non aveva documenti, ma gli agenti l’hanno riconosciuto.
Portato in questura, è stato foto segnalato e denunciato. Questa volta per lui è scattata l’espulsione, ora si trova in un Centro di Permanenza per il Rimpatrio del nord Italia dal quale verrà successivamente trasportato in Nigeria. “Un’operazione che aumenta ancora una volta la sicurezza, reale e percepita, e la serenità dei fermani” conclude il questore.