PEDASO – Il lungomare dei cantautori non ha alcuna intenzione di far suonare il de profundis. Ma da soli è difficile rispondere alla forza del mare. Davanti agli occhi dopo la due giorni di mareggiate restano sassi al posto della passeggiata e sottopassi allagati, oltre alle poche palme rimaste che si trovano improvvisamente circondate dal mare. “Ho subito chiamato la Regione e come un mantra hanno risposto che non è di loro competenza intervenire. Ho preparato una documentazione fotografica da presentare al presidente e ai vertici della Protezione civile. Noi siamo piccoli, ma Pedaso merita rispetto” tuona il sindaco Vincenzo Berdini, che poi aggiunge amareggiato: “Forse siamo i più danneggiati della costa fermana, abbiamo sempre meno metri”. Un dato fa capire tutto: “Abbiamo 2,8 chilometri di costa, ma solo 400 metri di spiaggia. Una spiaggia inadeguata può risultare penalizzante per la ricettività in termini di possibili investimenti”.
La prima difficoltà ieri è stata data dai ponti impraticabili: “La risposta della regione è stata semplice: abbiamo rilevato un innalzamento del mare di oltre un metro”. Ed è vero, più acqua che forza, ma i danni sono gli stessi. “Da questa mattina i nostri operai si stanno occupando di liberare la passeggiata. Non uno sforzo da poco, abbiamo cominciato sperando di riuscire attraverso i nostri operai di riaprire alcuni tratti e i sottopassi, in particolare quello di fronte alle scuole. Non facile, va forata la spiaggia per far defluire l’acqua” aggiunge il sindaco.
Che nel mentre agisce anche per il futuro: “Sono partiti i lavori di manutenzione, gli ultimi nel 1999, della scogliera davanti al Matepaja, per capirci: 280 metri di scogli che hanno bisogno di essere rialzati. Ci riusciamo grazie a fondi regionali, Pedaso riceve 50mila euro all’anno. Da troppo tempo venivano usati solo per un ripascimento poco efficace. Perché veniva presa la sabbia dal porticciolo e messa nei tratti disponibili. Ma se poi non li proteggi, ecco cosa accade (vedi foto palme, ndr). Noi invertiamo la questione: prima proteggiamo, poi riportiamo la sabbia”. Il Progetto ha un importo totale di circa € 150.000. “Tale somma – spiega Berdini - è stata raggiunta utilizzando le risorse stanziate dalla Regione Marche destinate alla difesa della costa e alla manutenzione degli arenili. In particolare: € 52.000 finanziati dalla Regione ; gli altri € 92.000,00 finanziati al 50% dal Comune (pari a un importo € 46.000,00) e l’altro 50% dalla Regione”. Senza dimenticare comunque il porticciolo su cui il Comune ha investito 12mila euro.
Raffaele Vitali