L’ultimo giallo, almeno per due settimane, “forse tre” per il governatore. Domani bar e ristoranti aperti, regolarmente, fino alle 18. A certificarlo è la comunicazione della Confcommercio, inviata a tutti i soci. Una nota quella del direttore Massimiliano Polacco sul nuovo Dpcm, che sarà in vigore da domani.
“Lavoriamo, è vero. Ma poi? Spero solo che quanto stiamo vivendo dimostri che non siamo noi gli untori” sottolinea Stefano Alessandrini, titolare della Trattoria Trentasette. Quello che i ristoratori continuano a ribadire è che è surreale la situazione: “Negozi aperti, centri commerciali aperti, supermercati sempre pieni. e noi invece chiusi” ribadiscono compatti.
In prospettiva, Alessandrini guarda avanti: “Forse sarebbe meglio decidere di chiuderci per un mese. Punto e basta, garantendo ristori veri e immediati. Per noi è fondamentale non perdere la primavera, la Pasqua, che è bassa, le future cerimonie. Quindi, se dobbiamo sacrificarci, almeno per un motivo vincente”.
Tornando alla nota di Polacco, l’arancione da domenica cambierà alcune abitudini, come quella dell’asporto che torna per tutti, ma per i bar, ovvero le attività senza ristorazione, terminerà alle 18 e non alle 22. Novità del nuovo Dpcm è che nei centri commerciali resteranno aperte nei fini settimana anche le librerie.
r.vit.