ANCONA – L’anello infrastrutturale attorno ad Ancona è fondamentale, per il capoluogo ma in realtà per tutte le Marche. L’assessore regionale Francesco Baldelli, che ha la delega alle infrastrutture, torna a parlare dell’ultimo miglio. “Un'opera attesa da quasi mezzo secolo con cui sblocchiamo Ancona, la nostra porta sul mondo, e le Marche. È una forte spinta all'apertura del Corridoio europeo trasversale est-ovest che collega l'Oriente con la Penisola Iberica, attraverso le infrastrutture logistiche di Ancona e i porti del Tirreno” commenta Baldelli.
L’entusiasmo è legato all'aggiudicazione della gara europea relativa all'Ultimo Miglio, il collegamento stradale tra Porto di Ancona e la Strada Statale 16 Adriatica. “Le Marche si candidano a diventare un grande attrattore per i traffici commerciali a livello internazionale. Il nostro Piano Infrastrutture 'Marche 2032' è già in moto”. Aggiunge il sindaco: “Consentirà non solo un'uscita dei mezzi commerciali più veloce diminuendo i tempi di percorrenza, ma anche di liberare il traffico pendolare, che, soprattutto in alcune ore del giorno, è fortemente compromesso sia in entrata sia in uscita”.
L’ultimo Miglio è il collegamento di 3,3 km del valore complessivo di 150 milioni di euro, che contribuirà a raggiungere tre obiettivi strategici: interconnettere il Porto di Ancona con l'Autostrada A 14 e le principali direttrici stradali nazionali ed europee, valorizzare il triangolo logistico delle Marche costituito da Porto-Interporto-Aeroporto, alleggerire, infine, il traffico pesante che transita sulla Statale e interseca alcuni quartieri della città di Ancona.
“La pubblicazione della gara e la successiva aggiudicazione, fanno seguito alla firma del Decreto dei Ministeri dell'Ambiente e della Cultura, che ha dato il via definitivo al progetto, e all'approvazione, da parte della Giunta regionale, dell'Intesa tra Regione e Anas, fino alla firma del Presidente Acquaroli. Infine, se alle risorse destinate all'Ultimo Miglio aggiungiamo quelle per la bretella della Ss 16, si arriva alla quota eccezionale di mezzo miliardo di euro da destinare ad uno degli snodi infrastrutturali più importanti, non solo per Ancona, ma per le Marche” conclude Baldelli.