FERMO – Se ne parla tanto, anche in campagna elettorale. Però Fermo ha un vantaggio: non ha fretta. Perché se il nuovo polo scolastico da 7,5 milioni di euro che ospiterà a breve gli istituiti Betti e Fracassetti non è ancora pronto, le due scuole hanno strutture adeguate e funzionali. Questo comporta che la burocrazia, la grande nemica dell’amministratore e del cittadino, innervosisce ma non penalizza.
La ‘Betti’ è in fase di collaudo amministrativo. Poi c’è uno s passaggio che non è nelle mani del Comune, ovvero quello del passaggio di proprietà dalla struttura commissariale alla città di Fermo. “Il tutto – spiega l’assessora Ingrid Luciani – avverrà entro settembre. In questo modo poi pianificheremo spostamento delle attrezzature, visto che banchi e sedi arrivano da San Giuliano e dall’ex ristorante Mario. E quello che serve lo compriamo. Per metà ottobre dovrebbe avvenire il trasferimento”.
Nel mentre stanno terminando i lavori di viabilità d’accesso che sta eseguendo il Comune, un appalto da oltre 600mila euro su cui ha influito la fase Covid che ha rallentato il cantiere. Quando suonerà la prima campanella del nuovo polo scolastico circa 550 studenti entreranno. Per tutti, intanto, domani si aprono oltre alle aule anche le mense. Fermo, infatti, diversamente da città vicine come Porto San Giorgio e Porto Sant’Elpidio, si è organizzata in tempo e in sicurezza garantirà tutti i servizi necessari alla famiglie, incluso trasporto pubblico e mensa, “grazie al lavoro sinergico degli uffici comunali” commenta il sindaco.