PORTO SANT’ELPIDIO – Un sorriso e una pacca sulle spalle di conforto: ecco l’estate dello sport elpidiense. Per un basket che scende, c’è un calcio che resiste.
Non è mai facile ripartire dal basso, ma il Porto Sant’Elpidio Basket, che dal 1953 calca i parquet, non trema di fronte alla nuova sfida. “Non parteciperemo alla serie B, ma ci prepareremo per un campionato a noi sconosciuti: la C Silver”.
La società ricostruisce le ultime difficili settimane: “Abbiamo tentato ogni strada possibile per salvare la presenza di Porto Sant’Elpidio nel terzo campionato nazionale. Diciamo grazie al sindaco per l’impegno. Tutto quello che era possibile fare è stato fatto ma di fronte alla grave crisi economica derivata dalla pandemia del Coronavirus e non avendo garanzie di ripresa, la scelta migliore, seppur sofferta, è quella di abbandonare dopo 7 anni il palcoscenico della Serie B. e di farlo con i conti in ordine. Non vogliamo che questa scelta sia una sconfitta ma un punto di partenza per proseguire una tradizione cittadina: il basket a Porto Sant’Elpidio non morirà, il codice di affiliazione 000338 del 1 luglio 1953 resta patrimonio della città e seppur amareggiati per non essere riusciti a proseguire a certi livelli, abbiamo il dovere di salvaguardare la storia di questa società che è fatta di rettitudine, serietà, moralità e coscienziosità” ribadisce il consiglio direttivo.
Chi invece non cede il titolo di serie D conquistato e difeso sul campo è l’Atletico Calcio. Una intenza riunione, anche qui presente il sindaco che dentro gli uffici della Figc è di casa, e poi il verdetto: “Il sindaco si è impegnato a ristrutturare in tempo o stadio, per dare alla squadra il suo campo da serie D; noi ci impegniamo nella ricerca di sponsor e risorse per continuare dove siamo arrivati vincendo le partite” ribadisce il presidente Giampaolo Marini. Il compito di Marini ora è quello di “verificare la compagine societaria, ovvero verificare quali dei soci che fino ad oggi mi hanno affiancato proseguiranno questo cammino, ma soprattutto verificare e favorire nuovi ingressi che oltre a maggiori risorse economiche possano portare un contributo di idee e di competenza sportiva fondamentale in questo periodo”. Il tutto confermando il settore giovanile e la Juniores.