Due giorni per vivere la magia del Natale con oltre 500 comparse coinvolte.
di Raffaele Vitali
MONTEGRANARO –Presepe vivente a Montegranaro, ci siamo. Oggi e domani cambia volto la capitale della calzatura.
Mauro Lucentini, presidente Ente Presepe, cosa non perdere?
“Un percorso nuovo, lo abbiamo invertito. Si entra dalla fine di viale Gramsci”.
Novità?
“Abbiamo cercato di inserire al meglio anche la comunità araba. Gli abbiamo affidato le prime due scene: l’accampamento e quella del forno arabo”.
Come è nato il rapporto?
“Attraverso un ragazzo, Assan, che collabora con noi. È socio onorario dell’Ente Presepe, è un bravissimo falegname. Lui ha sempre avuto una parte e poi ha fatto da tramite coinvolgendo la comunità che ha fatto arrivare stoffe dal Marocco e altre tipicità”.
Quante persone sono coinvolte?
“Sono quasi 500 i figuranti coinvolti, tutti veregrensi tranne qualche ‘amico’ che arriva dai dintorni”.
E il bambinello?
“Abbiamo sei Gesù bambino che si alterneranno nella due giorni”.
Quante scene?
“Una cinquantina. Abbiamo curato ancora meglio i particolari, c’è stato un lavoro maggiore, inclusi tre intensi mesi in sartoria".
Fiorire di presepi viventi in provincia, avete fatto scuola?
“Non siamo stati i primi e né saremo gli ultimi. Siamo felici, è un riaffermare la tradizione. È un modo di fare comunità. In questo modo, ad esempio, facciamo vera integrazione. Non solo tra italiani e stranieri, ma tra associazioni locali, una quarantina le coinvolte. Che nel presepe ritrovano la serenità”.
Novità è anche il sindaco che si veste?
“Non solo lei e ne siamo felici. C’è anche Eros Marilungo che questa sera con la moglie e il figlio farà la natività. E così l’assessore Puggioni”.
Orari e ingresso libero?
“Entrata libera, ci piacerebbe poi l’offerta libera finale. Dalle 1630 alle 20 in entrambi i giorni Montegranaro vi aspetta per uno spettacolo unico”.