MONTAPPONE – L’onorevole Mauro Lucentini fa approdare il ‘Cappellaio pazzo’ in Regione. Paolo Sabbatini, direttore dell’istituto italiano di Cultura a Bruxelles apre le porte a una delle eccellenze. “Il distretto del cappello ci rappresenta. Dobbiamo esaltare la tradizione. In primis dobbiamo essere noi marchigiani consapevoli del nostro bello, ma poi dobbiamo fare in modo di diffonderlo il più possibile fuori dalla nostra piccola e ricca regione” sottolinea l’assessora Giorgia Latini.
La Regione diventa la vetrina per il distretto. “I nostri distretti hanno bisogno di vendere, perché il fare per noi è normale. Dobbiamo creare momenti per portare i nostri prodotti al centro della visibilità. Dobbiamo cucire un vestito su misura per questo distretto, che sta soffrendo”.
Le battaglie si devono condurre insieme: “In parlamento stiamo lavorando per la decontribuzione della manifattura, l’ordine del giorno è stato approvato ma ora siamo all’emendamento in discussione: non c’è differenza tra cappello e scarpe. Il distretto del cappello va ancora più attenzionato, perché fa ancora più difficoltà a uscire dal presente”.
Sono tanti gli impegni che Latini e Lucentini hanno preso, supportati dal mondo della Lega e non solo. “C’è un progetto da 100milioni di euro per la monti-mare. Un conto è scendere con l’areo a falconara, arrivare a Civitanova e poter poi fare un’ora di auto per raggiungere la montagna, un altro un quarto d’ora. E il distretto sta nel cuore della monti-mare”. Infine la Zes: “Altra battaglia che se non chiudiamo oggi che stiamo quasi tutti insieme in Parlamento, non ci riusciremo più”.
Tutto questo c’è sotto i cappelli di Montappone, Massa e paesi vicini. E tutto questo ammireranno a Bruxelles i visitatori grazie a Sabattini, marchigiano doc essendo nato a Porto Sant’Elpidio, “ma soprattutto profondo conoscitore del distretto del cappello che invitò a Shangai durante l’Expo del 2010” riprende Paolo Marzialetti, punto di riferimento di un distretto in difficoltà (leggi).
A Bruxelles i cappelli si potranno ammirare grazie alla mostra pensata da Giuliano De Minicis, scomparso un anno fa e cittadino onorario di Montappone, un vero precursore del marketing territoriale. Bisogna lavorare all’estero e in casa “migliorando anche la location con impianti di aerazione e spazi”.
Mostra nata nel 2003, composta da 120 pezzi unici che provengono da diverse parti del mondo. “Arte, cultura e maestria si trovano nei nostri cappelli” riprende Ferruccio Vecchi guardando i due cappelli sul tavolo realizzati uno in Giappone e uno dal pittore Bartolini.
Un nuovo pezzo è arrivato pochi giorni fa da una signora andata in pensione dopo 40 anni, realizzando un cappello realizzato in pasta di grano duro secca, colorata come un tricolore. “Sono 25 i pezzi che raggiungeranno Bruxelles” precisa Vecchi, che cos’ ribadisce che a Montappone questa estate tra museo e mostra i motivi per passare per una visita ci sono tutti.
La scelta dell’istituto italiano di cultura è la migliore: parliamo dell’istituzione più antica del Paese all’estero. “Noi presentiamo l’identità dell’Italia. a Bruxelles uno degli istituti più antichi e affermati. Un punto di riferimento assoluto per la comunità italiana ma per tutto il mondo che ruota a Bruxelles, siamo una delle vetrine dell’Europa. Volevo fare qualcosa per le Marche e con l’accordo dell’ambasciatore italiano a Bruxelles abbiamo deciso di focalizzare il 2021 sulle Marche. E non perché arrivo da lì, ma per la sua unicità. Nella storia, i marchigiani hanno saputo dare una proiezione internazionale incredibile, partendo da padre Matteo Ricci”.
Regione è anche Marco Marinangeli che parla di politica come interesse della collettività: “Un comparto ha chiesto collaborazione alle istituzioni, Lucentini si è attivato e ci ha coinvolti”. Acquaroli ha subito detto sì: “Accompagniamo i cappelli con il nostro nome, con tutta la forza di una Regione che oggi apre le porte all’istituto italiano di cultura con cui speriamo di internazionalizzare sempre più la nostra immagine”. E tutto questo dal 16 luglio per due mesi.
r.vit.