FERMO – Zappa e rastrello? Dietro un orto urbano c’è molto di più. In primis l’Ambito XX guidato da Alessandro Ranieri. “Pratiche quotidiane di socialità, agricoltura e longevità attiva: questo è un orto urbano. Elementi importanti per il territorio che un bando regionale, intercettato dall’Ambito, rende possibile”.
Il sottotitolo del progetto Orto Urbano di Fermo è ‘un’idea fruttuosa’. “Per far fruttare qualcosa che c’è, non c’è bisogno di inventare, ma magari coordinare e sviluppare le buone pratiche”. Vicolo degli Orlandi di Fermo diventa il centro del progetto, si trova lungo le mura castellane vicino all’ex scuola Cavour, e già crea comunità.
Un orto gestito da Legambiente in sintonia con l’Unipop. “La buona prassi è diventata lo spunto per un percorso di crescita. Grazie a Silvia Bellabarba e Ghazoi Hassen abbiamo sviluppato il partenariato con le due associazioni, l’Auser, l’Inrca, l’azienda Bagalini, che è il partner privato, e Fermo” prosegue
Con i 5mila euro di finanziamento verrà sviluppata una piccola serra e insieme con Bagalini le persone che ci lavoreranno saranno accompagnate tecnicamente. “Una azienda che da tempo ha avviato il progetto agri-age, un esperimento di agricoltura sociale legata alle diverse età” racconta Ranieri. A tutto questo si abbinano dei laboratori resi possibili dai partner.
Il Comune ha un nuovo regolamento per la gestione degli orti urbani, studiato nel dettaglio dall’assessora Ingrid Luciani. Ci sono tre zone regolamentate: Sacri cuori, san Tommaso e Marina Palmense. Ora si aggiunge la quarta zona, molto suggestiva. “Abbiamo orti sociali, per over 60, poi c’è la categoria per le associazioni, come quello lungo le mura che da anni è gestito da Legambiente che ha la sede nel torrione. In questo modo vogliamo far riappropriare i cittadini di alcuni spazi, miriamo a un ritorno dell’idea di condivisione e di stile di vita più sano”.
Laboratori di autobiografia verde, di educazione alimentare, di arte nell’orto, di ortocultura e di cucina, che utilizzerà la struttura dell’azienda Bagalini: ecco alcune delle attività previste insieme con il team dell’Unipop.
Federico Spagnoli, presidente di Legambiente, è il gestore dell’area avendo la sede nel torrione in cui condivide progetti con le altre associazioni ambientaliste: “L’orto è nato con erbe spontanee e officinali, un’area che usiamo spesso per lezioni con gli alunni di Elementari e Medie. Una educazione per i più piccoli che spesso vivono lontano dalla natura. Un luogo aperto a tutti per attività culturali. Bisogna favore il contatto con il verde, è utile per chi ha difficoltà, è un aiuto all’anziano, è educazione per il giovane”.
Così era nato l’orto, oggi evolve. “Il primo compito resta quello di strutturare qualcosa che vada oltre il progetto finanziato. Il comune spero ci supporti in prospettiva nella gestione economica di tutto questo e magari nell’acquisto di qualche attrezzatura. Vedremo, intanto lavoriamo sui ricordi degli anziani e il loro rapporto con la natura, il primo incontro 20 partecipanti” interviene Ettore Fedeli, presidente dell’Unipop ed ex sindaco.
E poi c’è l’educazione alimentare che sarà basata sui prodotti dell’orto. “Ogni laboratorio può ospitare una ventina di persone, rigorosamente over 65. Terzo step è l’orto con arte, utilizzando l’acquarello, la musica e le poesie a maggio” riprende Ettore Fedeli che sogna di fare del bosco di Monte Cacciù un centro di educazione ambientale. Ci sono poi i laboratori di orticultura a giugno, insieme con l’azienda Bagalini, che è anche il perno delle lezioni di cucina sempre a giugno.
Ci crede Paolo Calcinaro, sindaco di Fermo parte dalla richiesta di espansione degli spazi: “Una progettualità che ci piace, guarda a chi necessità di spazi di vita, di chi in un angolo verde troverebbe un aiuto. È anche un modello di economia circolare. Pensando ai nuovi spazi di social housing tra ex Conceria e via Graziani, non mancheranno mai spazi verdi gestiti da chi vivrà le aree. Questo è un supporto light alla comunità. Legambiente ha saputo iniziare dalle scuole, Ettore Fedeli fa da collante tra più realtà, l’Ambito progetta con il suo staff e noi, come sempre, ci siamo”.
Partner di tutto questo sarà la web radio con cinque pillole informative sull’orto, la sana alimentazione e le varie tematiche che verranno affrontate. Alla fine di tutto resterà una serra, realizzata da Bagalini, ma in gestione di Legambiente e di chi si metterà a disposizione.