di Raffaele Vitali
FERMO – “Allarmismi e paure immotivate negli operatori sanitari che stanno compiendo il loro lavoro. Questo per colpa di esternazioni e pubblicazioni che violano i precetti deontologici e ledono la serietà, la correttezza e lo spirito solidale che connotano gli avvocati aderenti all’Unione delle camere Penali” sottolinea il presidente della sezione di Fermo, Andrea Albanesi. E dopo le Camere Penali, ha preso posizione anche l’Ordine degli Avvocati.
Presidente Stefano Chiodini, situazione sanitaria e legale, come si deve muovere un avvocato?
“Vicinanza ai medici e a chi ha perso la vita. Non possiamo ora cercare i colpevoli. C’è gente che vive e lavora in emergenza, al di la di ogni previsione. Tutte le varie considerazioni dovranno essere fatte a bocce ferme, con lucidità. Cosa che questa situazione non ci permette di avere”.
Teme processi anticipati?
“Detesto i processi da Vespa. E io che guardo Porta a Porta se parla di processi cambio canale. Noi avvocati abbiamo il dovere di combattere tutte le battaglie in tribunale e non sui giornali. Il giornalista racconta quello che accade, l’avvocato non deve fare il racconto momento per momento, ma lavorare in tribunale”.
Etica e giustizia in questo caso si scontrano?
“L’emergenza è tale che perfino nel nuovo decreto verrà modificata la responsabilità dei medici. Questo a testimonianza dell’eccezionalità del momento. Giudicare come un mese fa situazioni che avvengono oggi è un errore. Stiamo vivendo un altro mondo. Lo valuteremo e giudicheremo quando saremo in grado di capirlo. Comportamenti eventualmente illeciti di un mese fa oggi potrebbero non esserlo”.
Il cittadino che oggi ha dubbi su quello che accade in ospedale, cosa può fare?
“Io consiglio di aspettare. Di avere pazienza e di riuscire a capire la realtà. C’è tempo per i cittadini che vogliono sapere cosa è successo in ospedale di recuperare prove e carte anche tra settimane?”.
Tanto le carte le troverebbe anche dopo?
“Non c’è un problema di tempi. E tutti dobbiamo partire dalla buonafede dei medici. Nessuno, oggi, ha intenzioni di coprire qualcosa. Ci sarà tempo per la giustizia, ancora dobbiamo capire il virus”.
Da presidente dell’ordine cosa può dire ai tanti medici che si sono sentiti sotto attacco?
“Mi sento di essergli vicino. Noi abbiamo la brutta abitudine di svalutare quello che abbiamo, e noi abbiamo medici bravissimi. Ma più che a loro dico ai cittaidni di non sottovalutare il valore umano e professionale del personale sanitario. Inclusi i tanti volontari che operano, dalle Croci alla Protezione civile”.
Chiodini, siete pronti anche a tutelare il personale sanitario?
“Noi avvocati saremo sempre al fianco di chi ha bisogno di tutelare i propri diritti. Ma ogni cosa ha un suo tempo. Sono convinto che anche chi oggi lamenta qualcosa, magari tra qualche settimana rivaluterà il lavoro”.
Per chiarire il punto avete anche deliberato. Consiglio compatto?
“Un voto all’unanimità, eravamo tutti presenti. Questo è un percorso condiviso”.