PORTO SAN GIORGIO – La guida c’è, come la voglia di fare turismo: Porto San Giorgio è carica. ‘Il mare, la storia, i sapori’ è lo slogan scelto. “Portiamo alla Bit la città con le sue bellezze ed eccellenze. E con questo la sua guida, attesa da anni. Soprattutto tanto richiesta dai turisti e dagli operatori”. Il sindaco ha chiesto allo Iat cosa potesse servire: “Tra le tante cose che ci hanno detto, oltre a essere un punto di riferimento, era la richiesta di una guida. Che è cartacea e digitale, usufruibile sugli smartphone, cosa che prima non era”.
A testa alta alla Bit: “Parleremo dell’Ecomuseo del mare su cui troppo si è scherzato. Non ho la pretesa che ne venga capita l’importanza, ma mi conforta la consapevolezza di quanto gli ecomusei presenti siano un riferimento turistico. Parliamo di musei diffusi che hanno impatti turistici enormi, anche per centri piccoli”. L’Ecomuseo di Porto San Giorgio avrà come cuore il microcinema sul fortunale: “Siamo partiti cinque anni fa con un lavoro che voleva coltivare la memoria e che è diventato un elemento straordinariamente importante costruendo una progettualità”. Un documentario che sta girando il mondo: Milano, Argentina, Messico, durante il festival dei patrimoni dell’Unesco, Croazia, Bulgaria.
“Attorno a questo documentario costruiremo una realtà immersiva, un microcinema che di per sé avrà una importanza turistica. No intenzioni, ma lavoro con le gambe perché finanziato. Lo realizzeremo a palazzo Trevisani, qualcosa di unico, dove le persone entrando vivranno con i loro sensi questa tragedia. E di questo parliamo alla Bit, dove c’è più consapevolezza che qui del peso dell’attrattiva”. Aggiunge l’assessore Elisabetta Baldassarri: “Siamo arrivati primi in un bando regionale, siamo un unicum come Ecomuseo, termine ormai superato e che va tradotto in ‘valorizzazione del patrimonio immateriale’. Parliamo di un progetto di sviluppo in progress, che non si esaurisce in un tempo definito. È un percorso diffuso dentro la città che parte da nodi specifici che riescono a destagionalizzare il turismo visto che coinvolge ristoranti, associazioni culturali e luoghi”. Un progetto così importante che va oltre i canali regionali ed entra nel Forum delle camere di Commercio Adriatico Ioniche, “siamo stati finanziati con 10mila euro che si sommano ai 25mila della Regione per il microcinema e punta i fondi Gac delle attività produttive. “Palazzo Trevisani è pronto, servono solo piccoli interventi di manutenzione ordinaria che saranno fatti in tempi molto brevi, abbiamo già la ditta. Ci sarà il museo della civiltà marinara con una camera oscura che farà vivere il fortunale. Un team di antropologi, coordinati da Francesco De Melis, coordinerà tutto il lavoro che collega il porto con la Vittoriosa, dove posizioneremo totem e cartellonistica, a Rivafiorita passando per Castel San Giorgio”. E per questa estate già il Mercoledì del Turista si allargherà a questo circuito.
Parla di visione Nicola Loira, un progetto di futuro: “È così il lavoro con gli albergatori al centro congressi: si lavora sulla tipologia, sul luogo. Noi parliamo e realizziamo, in modo corale. Troppo spesso siamo criticati per assenza di progettualità, ma qui siamo di fronte a un percorso di futuro. Non si può pensare solo al giorno dopo. Qui si unisce la storia e la tradizione alla tecnologia”.
L’assessore entra poi nei dettagli della guida made in Porto San Giorgio: “Abbiamo scelto un formato agevole per chi deve usufruirne. Una guida bilingue con immagini panoramiche di Marco Raccichini, fotografo professionista che collabora con National Geographic, e con dettagli specifici accompagnate da un testo”. Dopo la call pubblica con la richiesta di immagini a tutti via social, il Comune ha chiamato il professionista: “L’unico che ci aveva messo a disposizione i suoi scatti era stato Fabrizio Ferracuti”. Ogni aspetto è raccontato, incluso quello dei numeri utili. Mancano gli elenchi di ristoranti e alberghi, ma è una scelta: “Sono online, con un elenco in Pdf su sangiorgioturismo.it. Altrimenti sarebbe stata troppo corposa. Un lavoro lungo che ci rende soddisfatti. La guida mancava da inizio anni 2000, non era stata neppure più stampata e tra l’altro non più rispondente alle necessità dei turisti”.