di Raffaele Vitali
FERMO – “Non solo raccolta differenziata ma tanto verde e la nuova via del mare che sta diventando realtà”. Parte da qui l’assessore all’ambiente di Fermo, Alessandro Ciarrocchi.
Dieci anni di impegno, è ora di tracciare un bilancio?
“Parto dal consolidamento di una soglia stabilmente sopra il 65% di raccolta differenziata. Era il primo obiettivo, lo abbiamo centrato, come abbiamo fatto per l’abbandono dei rifiuti”.
Come ci siete riusciti?
“Fornendo gli strumenti per rendere agevole il conferimento e contestualmente costruire più mentalità di rispetto dell’ambiente e del territorio. Rientra in questa logica il progetto “Eco school” tra classi e centri sociali”.
La famosa premialità quando arriverà?
“Ci stiamo lavorando, per farci trovare pronti abbiamo anche introdotto una figura nuova per controllare che non ci siano abbandoni indiscriminati, la stiamo formando e sarà parte del lavoro che ogni giorno svolge Asite”.
Fermo, anche se spesso non sembra, ha molte aree verdi. Come le gestisce?
“Sono una sfida. E lo sarà ancor di più al termine dell'importante restyling del verde del parco del Girfalco, dove è previsto un intervento di piantumazione e abbellimento. Il tutto senza dimenticare la manutenzione, fondamentale per superare le criticità legate alle intemperie. Parlo di abbattimenti e potature mirate secondo le istruzioni di esperti del settore”.
Tra le aree verdi c’è anche monte Cacciù, novità?
“Vorrei arrivare alla definizione dell’assegnazione, secondo il principio di sussidiarietà, alle associazioni ambientaliste. Spero di chiudere l’iter entro la primavera per restituire così il bosco ai cittadini fermani, garantendone la fruibilità in vari week end arricchiti anche da iniziative culturali o ludiche”.
Da un angolo all’altro, l’ex campo volo di Marina Palmense?
“Abbiamo affidato la progettazione, è previsto un investimento di oltre 300 mila euro, proveniente dal bando Iti urbano 2”.
Più verde, più bandiere che sventolano grazie al suo assessorato.
“C’è la bandiera blu che dimostra l’alta qualità delle acque di balneazione e il livello di servizi. Poi è arrivata la “Bandiera Gialla” per la mobilità dolce”.
La ciclovia è un po’ in stallo?
“Vorremmo nel 2025 completare il collegamento della ciclovia verso Marina di Altidona, consentendo al cicloturista di godersi una passeggiata lungo la nostra costa in tranquillità e sicurezza. A tale riguardo sono stati appaltati i lavori per il tratto della ciclovia Adriatica dal Fosso San Biagio a confine con il Comune di Altidona fino all’ingresso del camping Verde Mare che dovranno essere completati nel 2026. Abbiamo anche approvato la variane che consentirà il collegamento pure dentro Marina Palmense”.
Questo sulla costa, il resto del territorio?
“Abbiamo affidato i servizi di progettazione per il proseguimento della ciclovia dell’Ete Vivo nel tratto che da via Perlasca conduce verso il Polo Scolastico di Via Salvo D’Acquisto, ricalcando quello che era il vecchio tracciato della ferrovia PSG-FM-Amandola”.
Tanto per le due ruote, come mai?
“Serve sotto tutti i punti di vista, dal turistico all’ambientale. Il mio auspicio per il 2025 è di riuscire a realizzare la via del mare. Ci stiamo lavorando da un anno: dotare la città di una pista ciclabile che colleghi il mare ed il lungomare con il centro città. Vorremo presentare il progetto entro l’estate”.
Un sogno nel cassetto?
“Lo condivido con sindaco e assessora Cerretani: realizzare o almeno progettare prima della fine del mandato una nuova piazza sul mare a Lido di Fermo. In ogni città balneare esiste un luogo sul lungomare dove i turisti confluiscono, scattano foto ricordo o comunque ammirano una fontana o un monumento. Le nostre spiagge ed il nostro lungomare sono bellissimi e potrebbero essere ancora più attrattivi”.
