di Raffaele Vitali
SANT’ELPIDIO A MARE – Avevano un desiderio, entrare negli hotel più lussuosi e sugli yacht di mezzo mondo con il marchio di famiglia, quel Mirial arricchito dalla parola Heritage. Il sogno è diventato realtà. Perseveranza, capacità, visione, c’è tutto questo nel successo che Andrea Marozzi, giovane titolare del nuovo brand della famiglia di pantofolari di Casette d’Ete, sta raggiungendo.
E che ha vissuto un momento importante a Monaco, durante lo Yacht Show, la manifestazione principale per le barche da milioni di euro. Un traguardo che premia un percorso iniziato nel 2020 con i primi campioni prodotti con il logo dello Yacht Club, rigorosamente su pelle blu. “Da quel giorno, un anno nel silenzio. Poi a fine 2021 il primo incontro con uno dei responsabili. Da lì, la richiesta di nuovi campioni e piccoli ordini, una quarantina di pezzi fra uomo e donna” spiega Andrea Marozzi.
La strada era quella giusta, Marozzi ne era certo. “Eravamo entrati nella boutique con le nostre pantofole che hanno subito conquistato i clienti”. Mancava nel negozio la pantofola da ‘casa’, che per molti è la stessa barca. “Fino alla primavera 2022 avevamo prodotto un solo modello, blu e chiuso”. E siccome è piaciuto, lo Yacht Club di Monaco ha deciso di diversificare i colori della pantofola, rigorosamente in pelle scamosciata.
La vera svolta, come capita, è stato l’incontro tra Andrea Marozzi e i responsabili della boutique. “A fine 20220 sono andato a Monaco portando con me dei modelli diversi, inclusa la pantofola aperta da abbinare a una piccola pochette, e nuovi colori”.
L’abilità di Andrea è stata, durante l’incontro live, anche quella di coinvolgere non solo i titolari ma anche gli addetti alla vendita in boutique, quelli che poi sono fondamentali per vendere con la loro capacità di proporre al cliente. “Ci siamo piaciuti e così hanno deciso di puntare ancora di più sul mio prodotto, su un made in Italy che anche in Francia conta molto”.
Serviva però qualcos’altro per convincere definitivamente lo Yacht Club ad aumentare gli ordini di pantofole. L’accelerata l’ha data il Gran Premio di Formula 1 a maggio. “Abbiamo presentato anche il prodotto con il fondo in gomma, o cuoio, adatto per l’esterno. E così la pantofola da casa è diventa quella per uscire. Tante donne, armate di alti tacchi, entrando nella boutique sono rimaste affascinate da eleganza e comodità. E così, paio dopo paio, la boutique ci ha creduto e ha fatto un ordine importante” racconta felice.
La vendita è decollata. Da 40 paia a 600 con l’inserimento anche dei mocassini destrutturati per uscire. “Valore aggiunto? Inutile negarlo, il made in Italy e la capacità artigianale”. Tanto che al Monaco Yacht Festival, la settimana scorsa, è stato chiamato non solo per vendere i prodotti: “Ci hanno chiesto di realizzare le boutique in diretta. Abbiamo portato un carrello da lavoro rivestito in pelle per trasmettere il valore del fatto a mano. Ci siamo messi al lavoro io, mio cugino e una ragazza che si occupa di ricami. Insieme abbiamo completato 50 semilavorati che avevamo portato con noi dall’Italia, vendendoli con tanto di iniziali del cliente realizzate in diretta”.
Difficile chiedere di meglio per l’imprenditore calzaturiero di Casette che ogni giorno lavora per grandi brand, ma non rinuncia a investire sul suo marchio. “Alla fine abbiamo venduto bene, ma soprattutto abbiamo fatto capire a un mondo di alto livello cosa c’è dietro il prodotto di qualità. Siamo tornati ancora più carichi e consapevoli che lo Yacht Club è oggi un nostro grande cliente. E quindi ogni tre mesi andrò a Monaco portando sempre nuovi colori dopo che le clienti hanno apprezzato i modelli in celeste acquamarina e rosa, oltre al blu, mentre i clienti il grigio scuro”.
È così che, lavorando su più fronti, il calzaturificio Mirial cresce: 35 dipendenti nello stabilimento di Casette d’Ete che con maestria completano le linee per i grandi brand e poi con l’amore per la tradizione producono pantofole Mirial Heritage, mille all’anno, che conquistano il mondo e hanno colpito i buyer anche al Pitti di Firenze.