FERMO – Il partito che a livello nazionale sta registrando le migliori performance a livello di sondaggi, a Fermo, comune capoluogo di provincia che va al voto, non presenterà il simbolo. Ha qualcosa di incredibile quello che sta accadendo dentro Fratelli d’Italia.
A livello regionale ha trovato la quadra, scegliendo alla fine il quartetto di candidati per il Fermano, a livello locale sbanda e non ha la forza di organizzare una lista. Strano, visto che nel capoluogo presenta un candidato, l’ex sindaco Saturnino Di Ruscio. E proprio su di lui i vertici del partito puntano il dito per quanto sta accadendo. Da Porto Sant’Elpidio a Porto San Giorgio, ovvero le due compagini più solide e organizzate, arrivava una richiesta chiara: presentarsi insieme con gli allettati della Lega e di Forza Italia. ma niente.
L’ex sindaco, che con il coordinatore Rossano Romagnoli aveva il compito di strutturare la squadra, ha alzato bandiera bianca. Niente simbolo e niente centrodestra unito contro Paolo Calcinaro e Renzo Interlenghi. Per Fdi ci sarà un supporto esterno a Mauro Torresi e alla sua lista, come avvenuto cinque anni fa. Da capire se questa mossa per Di Ruscio sarà un vantaggio, sperare in un supporto convinto dell’attuale amministrazione, o un autogol, con il rischio che poi in pochi corrano davvero per lui.
L’ex sindaco, oggi dirigente del comune di Fermo, è uno dei nomi forti delle prossime elezioni regionali, ma Fratelli d’Italia ha fatto capire a livello provinciale che supporterà senza esitare Andrea Putzu, che potrà contare anche sull’appoggio di Andrea Agostini, fino a ieri in lizza a sua volta per le regionali e ora responsabile dei rapporti con le imprese per la campagna elettorale di Francesco Acquaroli.
Il direttivo provinciale guidato da Andrea Balestrieri ha spedito a Roma i quattro nomi che ora attendono solo l’ok di Giorgia Meloni: Putzu, Di Ruscio e, come anticipato da tempo, Romina Gualtieri e Maria Lina Vitturini. A Fermo, invece, tutti con Torresi che punta a confermare l’ottima performance di cinque anni fa.
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