di Raffaele Vitali
FERMO – Un calcio alla crisi. Roberto Mancini ha visitato tutte le Marche, toccando ogni angolo accompagnato da Enrico Gismondi e la sua NeroServizi, per girare i vari spot di promozione. È soddisfatto Raimondo Orsetti, dirigente al Turismo della Regione Marche.
“Ha accettato la sfida del rilancio. Un territorio bellissimo, che sa stupirci, ma che non è conosciuto in Italia e spesso all’estero. Scegliere l’immagine di Roberto Mancini, che da giocatore e da Ct delle Nazionale ha calcato i campi dimezzo mondo, può aiutare la sua regione protagonista. Come lo è lui nello sport” esordisce il presidente Francesco Acquaroli.
Una sfida a più facce: “Un incontro ha permesso di unirci, non ha esitato. Ha messo tempo e disponibilità, oltre a una passione sincera. La sua testimonianza può restituirci una consapevolezza in casa, fondamentale per poterci poi presentare fuori”.
Fondamentale il supporto della Camera di Commercio delle Marche con Gino Sabatini: “Abbiamo tre marchigiani che giocano sullo stesso terreno per far vincere le Marche. Una terra che unisce collina e montagna, storia e gastronomia. E abbiniamo la nostra terra al mister in occasione di Europei e presto dei Mondiali. La scelta del presidente Acquaroli è determinante, non abbiamo esitato. Mancini sarà il capitano di questa partita”.
Gianluca Ignazi è il direttore creativo del progetto: “La nostra fortuna è stata davvero Mancini. È stato paziente, gli abbiamo fatto fare una serie di cose che hanno richiesto davvero pazienza. Abbiamo levato le meraviglie. Non sono marchigiano e abbiamo capito il potenziale di questa terra meravigliosa. Avendo a disposizione il mister della Nazionale il connubio è stato facile. Abbiamo pensato che una terra così allenata ad accogliere gente avesse solo bisogno di un volto che unisce”.
Nasce così il claim della campagna affidata a Mancini: ‘Pronti per una nuova stagione’. “Essere stato scelto è un onore. Ho preso la nazionale in una situazione difficile in cui nessuno credeva di poter rinascere. In due anni l’abbiamo riportata ai vertici, puntando su giovani e divertimento. Le Marche stanno attraversando un momento difficile, ma abbiamo grandi qualità e siamo allenati a reagire. Le Marche sono così belle che milioni di persone arriveranno senza dubbio” sottolinea il Ct, che si complimenta con la squadra che per tre giorni l’ha seguito in mezzo al freddo.
Su cosa dovrebbero puntare le Marche per essere attrattive a livello internazionale? E cosa sceglierebbe delle Marche da turista per una giornata? Queste alcune delle domande a cui deve trovare risposta Mancini: “Un primo aspetto da migliorare è la logistica. perché una volta arrivato, un turista torna, visto che qui ci sono tanti luoghi da scoprire. Serve tempo, per cui un primo passaggio poi necessita di un ritorno”. E se proprio deve scegliere un posto “non posso che parlare di Portonovo. È un luogo unico, potresti essere in qualsiasi angolo”.
Calcio apripista della rinascita del paese, intanto con gli europei: “Io spero che il paese riapra prima, che si dia la possibilità a chi sta soffrendo e ha problemi di tornare a lavorare. Dobbiamo riuscire a tornare a una vita normale. Il calcio sarà a giugno, spero che nel prossimo mese possano ripartire anche teatri e cinema”.
I primi turisti potrebbero essere i suoi giocatori: “Uno dei paradossi di noi italiani è che siamo tentati sempre dall’andare all’estero. Dobbiamo invece partire da quel che abitiamo. Per cui tutti i ragazzi della Nazionale se verranno sanno che troveranno il bello. Magari poi riporterò la Nazionale a giocare nella mia regione, sarebbe un grande onore. Ma serve uno stadio adatto”.
Tre giorni di tour per il mister: “Tutti luoghi mai visti, tra cui Torre di Palme tra Crivelli e viste mozzafiato (la Piazza di Ascoli Piceno, le Grotte di Frasassi, i boschi di Acqualagna, ndr). Zone di bellezza incredibile e di bontà, come i tartufi. Girando in bicicletta ho scoperto luoghi e così altri”. Le aspettative di Acquaroli sono alte: “Dobbiamo far emergere anche il livello di qualità della vita. Nessuno più di un marchigiano può rappresentare le nostre caratteristiche”.
Aldo Ricci è stato il regista degli spot. “Sono tre, gireranno sulle reti televisive, ma stiamo realizzando anche contenuti per i canali social. Per fare questo e ottimizzare le giornate insieme al mister abbiamo usato due troupe e tecniche di ripresa molto veloci. Non sono semplici spot, ma un vero piano editoriale. Il nostro materiale sarà a uso della Regione anche per costruire una politica di destagionalizzazione per cui le Marche si prestano”.
E su questo ci crede anche Mancini: “Ho amici che vengono solo per stare in relax in campagna. Quindi non c’è solo l’estate e lo ribadirò sempre. Tutti sognano, le cose sembrano impossibili, poi arriva un marchigiano e le rende fattibili”. Si può fare davvero tutto, lo ha sperimentato anche il mister che in dieci ore ha percorso 650 chilometri con le troupe passando dal tartufo all’oliva perdendosi nel mare visto dall’altro del bosco del Cugnolo.