di Raffaele Vitali
FERMO - Lo sport vuole ripartire. E vuole e deve farlo in sicurezza. Per questo, le linee guida del ministero della Salute prevedono una nuova visita sportiva agonistica per gli atleti che hanno avuto e superato il Covid 19. La notizia ha ovviamente mandato in confusione soprattutto le società dilettantistiche, che si apprestano a riprendere i campionati sospesi per molti da prima di Natale.
“Una scelta molto saggia” sottolinea Marco Minnucci, titolare del centro medico sportivo Works, da anni in prima linea con atleti professionisti e non. “La letteratura scientifica evidenzia complicazione cardiologiche date dal Covid, anche se nella maggior parte dei casi che riguardano giovani e giovanissimi atleti non c’è traccia di complicanze” spiega nella nota il Ministero. Ma proprio per evitare problemi e aumentare la sicurezza, si torna dal medico sportivo “possibilmente lo stesso che ha valutato l’atleta prima del Covid” aggiunge il Ministero
“Il consiglio è di fare un ecocardiogramma oltra alla visita sportiva. Il test da sforzo massimale con eco è previsto per i calciatori dall’Eccellenza in su. Ma anche per gli sportivi dilettanti che hanno però gare e attività extra regionali” riprende Minnucci.
Cambia la disposizione per i dilettanti e cambia in base alla presenza o meno della dose booster?
“Per loro è previsto solo il test da sforzo massimale all’85% della frequenza cardiaca, ma il mio consiglio è di effettuare anche un’eco. A costo di pagare qualcosa in più. Una delle differenze è tra under o over 40, oltre che per le dosi di vaccino, che comporta una differente attesa temporale per l’esame dalla guarigione, chi sette chi 14 giorni”.
Perché ritiene che sia importante controllarsi dopo la guarigione da Covid?
“Se si hanno avuto sintomi o problematiche diverse da una semplice febbre è fondamentale verificare l’aspetto vascolare. Da qui la necessità di un controllo cardiaco, che consiglio a chiunque ha avuto il Covid. E poi di fare attenzione alle possibili problematiche da long Covid che possono durare mesi”.
Nota questo aspetto seguendo atleti di ogni categoria?
“Assolutamente sì, ho avuto anche uno ricoverato in rianimazione che ora ha recuperato, ma è stato un percorso lungo. Per chi ha avuto sintomi l’aspetto riabilitativo è importante, anche a livello muscolare. Attenzione alle infiammazioni che poi diventano croniche”.
Ma rifare la visita è un consiglio o un obbligo?
“Assolutamente un obbligo, tra l’altro un medico coscienzioso dovrebbe consigliarlo a prescindere. Ma c’è la responsabilità oggettiva del presidente. quindi non parliamo di un ‘consiglio’. L’unico che posso dare è di fare una visita approfondita. Non bisogna pensare, come fanno in troppi, che la visita agonistica sia una semplice prassi amministrativa, è tutela della salute”.
Un consiglio sul come bisogna riprendere gli allenamenti?
“Fondamentale è che sia graduale. la preparazione va ripresa passo passo. La struttura fisica non è uguale per tutti. I rischi sono alti ancora di più tra i dilettanti”.