FERMO – Lo sport diventa protagonista dietro le sbarre. Lorenzo Giacobbi è il motore di una iniziativa che coinvolge numerosi partner e che permetterà di pianificare attività all’interno del carcere di fermo. con il pieno appoggio della direttrice Serena Stoico: “Lo sport è di tutti come di tutti sono i diritti costituzionali, il carcere è un luogo che deve mirare al recupero della persona. Queste sono le nostre vittorie”.
Cosa accadrà è presto detto. Il progetto si intitola ‘Sport, ne vale la pena’ e ha come capofila la Pallavolo Fermana di Remo e Lorenzo Giacobbi. Coinvolti sono la Sport atletica Fermo, la Croce Verde, l’Uisp Fermo, Proscenio teatro, il Cpia e la Cooperativa Tarassaco. Partnner istituzionali sono Regione e Comune, con i consiglieri Marcozzi e Scarfini.
A finanziare il tutto è Sport e Salute, il braccio operativo del Ministero, con la referente regionale Maria Teresa D’Angelo: “Questo progetto è arrivato tra i primi in graduatoria nazionale, rispecchia gli obiettivi di inclusione sociale. Nelle Marche sono due i progetti che hanno superato il vaglio, 70 in tutta Italia. I progetti marchigiani hanno ottenuto 20mila euro ognuno”.
Non è rimato stupito Giancarlo Giulianelli, garante per i diritti dei detenuti: fermo è da sempre una provincia vivace e attenta alla vita in carcere”. Un carcere piccolo e con molti limiti fisici che cerca di superarli con le attività. Giacobbi ha trovato il gioco di parole del titolo, con ‘pena’ che assume un doppio significato. Immancabile il sitting volley, sport inclusivo per eccellenza, e poi con l’atletica Fermo, rappresentata da Giacopetti, ci sarà attività motoria. Pi tennis tavolo e atletica. Per prevenire ogni rischio, è finanziato anche un corso della Corce Verde per imparare la rianimazione cardio polmonare. Infine, il teatro con Proscenio e Cooperativa Tarassaco. Alla fine, si tireranno le somme sotto il coordinamento dell’educatrice Giorgia Miranda.