PORTO SANT’ELPIDIO – Non usa giri di parola il consigliere comunale di Fratelli d’Italia, Giorgio Marcotulli, nel commentare il bando comunale peer la gestione della parte ‘privata’ del Gigli: “Un bando costruito ad hoc per qualcuno senza se e senza ma”.
Parole che il geometra documenta: “Il tempo di soli 30 giorni, considerando anche le feste Pasquali e il primo maggio che vi intercorrono, non è minimamente un tempo proporzionato e adeguato a far formulare una offerta adeguatamente strutturata e ragionata, è irrazionale e irresponsabile chiedere a chi vuol partecipare di fare una valutazione per un investimento che stimiamo in circa 300.000 € in così poco tempo”.
Per Marcotulli l scelta dell’amministrazione “lede i diritti fondamentali di trasparenza, imparzialità e par condicio per una ampia e libera partecipazione e che potrebbero determinare conseguenze all’ente”. Da tecnico ribadisce che “in questo lasso temporale oltre alla valutazione economica l’interessato dovrà individuare un professionista che possa sviluppare il progetto architettonico preliminare, realizzare render della soluzione proposta completa di arredi e corredare il tutto con una relazione che individui quantomeno scelte impiantistiche e materiali di finitura”.
Tutto questo è possibile se qualcuno “già è pronto”. Andando poi nel dettaglio, “tra le varie questioni da approfondire, forse un errore, la scelta del canone di locazione minimo che non comprendiamo perché sia stato scelto dal dirigente e non dalla giunta nel suo atto di indirizzo di pochi giorni fa, atto in cui non veniva trattato minimamente come veniva trattato il metodo con cui le somme legate ai lavori di completamento (stimate ora in 81.500 €) si sarebbero dovute detrarre, nel bando è stato poi indicato e scelto dal dirigente che le stesse saranno a diretta compensazione delle locazioni, tradotto per circa 2 anni e mezzo il comune non vedrà alcun canone di locazione, si poteva benissimo trovare un modo per gestire la somma diversamente per garantire un gettito all'ente” conclude Marcotulli parlando di “amarezza e superficialità politica di fine mandato”.