PESARO – Un’allenatrice con il cuore grande, una squadra senza limiti. E il miracolo, perché tale è la vittoria del campionato d’Europa dell’Italia femminile non udenti, che diventa possibile.
“Se guardo indietro, al 2011, quando è nata è difficile non emozionarsi. Solo chi era con noi – commenta la direttrice tecnica Beatrice Terenzi – può comprendere fino in fondo che cosa enorme abbiamo fatto oggi”.
Pescara, insieme alla sua Pesaro, da oggi sarà nel cuore di Beatrice Terenzi, giornalista impegnata nel sociale, al centro di numerosi progetti culturali e sportivi. “Un cerchio che si chiude – prosegue – perché siamo partite nel 2011 da Palermo e oggi a Pescara coroniamo il percorso. Grazie alla Fssi per aver creduto in noi, pensiamo di averli ripagati in questi anni e soprattutto oggi che ci mettiamo al collo la medaglia d’oro”.
Ma che fatica vincere. La Russia non ne voleva sapere di cedere e il punteggio iniziale, 63-61, lo dimostra. Le avversarie hanno una lunga esperienza e una dimensione fisica nettamente superiore. Ma Terenzi e il suo staff, tra cui l'latra pesarese e collega Elisabetta Ferri, ha saputo tirare fuori il meglio da ogni giocatrice, mantenendo la calma mentre le russe, nel primo quarto, sembravano voler scappare via. La mano calda di Strazzari, le scelte vincenti di coach Braida, come quella di schierare un quintetto piccolo, veloce e dinamico, per superare i colossi russi.
“Eravamo sotto all’intervallo, ma ci siamo parlate e nessuno ha messo in dubbio che l’avremmo ripresa, non dal punto di vista tecnico ma psicologico. Dovevamo superare la paura e ci siamo riuscite” aggiunge l’allenatrice. Nell’anno dello sport italiano, tra un campione e l’altro, ecco le campionesse non udenti e vincenti.