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Liste d'attesa, Fermo meglio di Ascoli. Saltamartini: tempi rispettati. Ricci: per le persone è una via crucis

16 Aprile 2025

FERMO – Sempre più distanti le visioni di Matteo Ricci, europarlamentare candidato alla presidenza della Regione Marche, e i vertici attuali, a cominciare da Filippo Saltamartini, assessore alla Sanità.

“Nel pubblico non c'è posto, le liste d'attesa sono infinite, chi è in lista spesso non viene nemmeno richiamato. Quando si riesce, quasi per miracolo, a prenotare una visita, l'appuntamento viene fissato settimane o mesi dopo. Una vera e propria via crucis, dove chi può permetterselo si rivolge al privato o si sposta in un'altra regione, chi non può è costretto a rinunciare a curarsi” sottolinea Ricci parlando dello stato della sanità marchigiana.

Saltamartini, però, risponde con parole e numeri ben diversi. Prima attacca le politiche dei governi passati del centrosinistra, “hanno tagliato il fondo sanitario, durante i governi Letta, Renzi e Gentiloni, di oltre 37 miliardi e soprattutto c'è una gravissima responsabilità dei governi della sinistra che oggi ci interrogano sulla mancanza di medici che non sono stati formati proprio dai loro esecutivi”.

Premesso questo, Saltamartini vira sulle liste di attesa: “Abbiamo le prestazioni B al 92% e siamo perfettamente in linea con le richieste previste dallo Stato, tanto è vero che lo scorso anno la nostra regione ha visto riconosciuta la quota premiale di 26 milioni e quest'anno vi annuncio che la quota premiale sarà ancora maggiore. Non a caso siamo una regione benchmark”.

Eppure Ricci insiste, non riconoscendo il cambio di passo nazionale rivendicato dal centrodestra: “Dobbiamo batterci, a livello nazionale, per portare la spesa sanitaria pubblica ad almeno il 7% del PIL e dobbiamo lavorare, qui nelle Marche, per ridurre le liste d'attesa, rafforzare il personale sanitario, garantire cure di qualità e accessibili, ovunque sul territorio, difendere la sanità pubblica significa difendere la possibilità, per tutti i cittadini, di vedersi pienamente riconosciuto il diritto alle cure”.

Quel diritto che per l’assessore alla sanità è bene garantito. Anche nella provincia di Fermo dove le B sono state 5.534 le prestazioni erogate, di cui 5.138 nei tempi, pari al 93%. Ad Ascoli  si scende all’86, a Macerata si sale al 94%.

“Stessa fotografia – conclude Saltamartini - per le prestazioni con priorità D relative ai mesi di novembre 2024-dicembre 2024-gennaio 2025-febbraio 2025-marzo 2025. In totale sono state erogate 88.362 prestazioni, 79.454 quelle nei tempi (90%). Percentuale uguale a quella fermana, dove su 7376, 6.607 hanno rispettato la norma, sempre meglio di Ascoli che si ferma all’87%. Dove scende Fermo è nelle priorità P, con sei punti in meno rispetto al livello regionale.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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