MILANO/SANT'ELPIDIO A MARE – La scarpa è il risultato, ma prima c’è tanto altro da scegliere e non sbagliare. Due componenti fondamentali sono lo stampo e la soletta o fussbett che dir si voglia. Sono loro i componenti principali di Lineapelle, oltre a chi vende il pezzo fondamentale, ovvero la tomaia. Due esempi che si affacciano sul Chienti: la Carlo D’Angelo Stampi e il solettificio Coba.
Realtà che hanno radici nella storia, un’azienda è nata nel 1986, l’altra nel 1979, ma che sono costantemente in evoluzione, in particolare tecnologica. “Perché cambiano le mode, ma soprattutto stanno cambiando i piedi” spiegano Michela Bassetti, Coba, e Paolo D’Angelo.
A livello di stampi, per esempio, sono cresciuti i volumi. “Si pensa a volte che sia tutto frutto di una macchina, ma dopo lo stampo inziale è la mano dell’operaio, dell’artigiano del ferro, a dare il vero volto allo stampo. Dalla finitura alla lucidatura a sabbia che poi va a cambiare la scarpa. Un settore in crescita, lavoriamo con brand e aziende del territorio. Eppure, trovare i giovani è difficile, perché dalle scuole escono senza una preparazione specifica e poi imparare da zero diventa difficile”.
Il cambiamento si nota ancora di più nel mondo delle solette, come racconta Michela, che nella sua azienda di Sant’Elpidio a Mare lavora ogni giorno con grandi griffe, il più francesi. Lei rappresenta la seconda generazione di un’impresa che negli anni è cambiata più volte, passando dalla classica soletta da montaggio all’uso del poliuretano e del Tr.
“È arrivata poi Innova, la nostra soletta performante e che guarda al biodegradabile. Un prodotto in continua evoluzione che cerca il confort. E lo facciamo rendendola tridimensionale”. È necessario, perché la scarpa col tacco, per affrontare il tema donna, è in continua evoluzione. “Non solo perché le misure sono differenti, ma perché anche la scarpa classica ora ricerca il fussbett integrato”.
Il punto è che la moda è cambiata. Finalmente aggiunge Michela Bassetti “Il motivo è semplice, non disegnano più le scarpe solo gli uomini. Che hanno imposto un canone di donna con la scarpa che doveva avere un solo appoggio. Oggi si cerca, anche con il tacco, una calzata con più appoggi e quindi più comoda. Insomma, anche il decolté è confortevole oltre che bello. Tuto questo noi cerchiamo di rendere migliore grazie auna storia consolidata, a una continua ricerca e a trenta dipendenti professionali”.
Raffaele Vitali