FERMO – Rendere i luoghi chiave dei comuni ancora più belli grazie a impianti di illuminazione. Arte, cultura e sviluppo sostenibile: è il principio dell'avviso pubblicato da Regione Marche e rivolto ai Comuni per valorizzare borghi e centri storici attraverso un cofinanziamento regionale destinato ad installazioni artistiche di light design.
“Si tratta di una misura- spiega l'assessora alla Cultura, Chiara Biondi- che mira alla valorizzazione di spazi e luoghi con efficientamento energetico”. Proprio la sostenibilità, ricorda Biondi "è uno dei temi su cui si pone l'accento così come accade per il bando destinato alla riqualificazione degli impianti sportivi pubblici. Luce e arte diventano così il mezzo per condividere un'esperienza e recuperare spazi, valori e oggetti, rinnovando la vivibilità culturale dei nostri straordinari borghi e centri storici, soprattutto nelle aree collinari e interne".
Interventi di 'light design'. “Si attua così una fattiva interazione tra ambiente urbano e creatività contemporanea. Un nuovo modello di sviluppo basato su processi collaborativi e di interazione sociale e culturale".
I Comuni, sulla base dei requisiti posseduti, dovranno garantire lo sviluppo di una progettazione sperimentale, in cui l'arte contemporanea, declinata attraverso effetti di illuminotecnica -che siano sostenibili e in grado di utilizzare energie da fonti rinnovabili o un minor assorbimento- diventi veicolo di valorizzazione e di rilancio turistico del territorio. I progetti dovranno essere innovativi e di qualità, in grado di trasformare le aree individuate in luoghi di scambio e apprendimento, accessibili e fruibili, per creare un rapporto sinergico tra ambiente e tessuto sociale, culturale ed economico.
"Questi interventi- conclude Biondi- rappresentano anche una nuova e stimolante opportunità di lavoro e ricerca per artisti e professionisti della 'luce' che vogliano misurarsi con la rigenerazione e la valorizzazione del nostro patrimonio". Le risorse disponibili per l'annualità 2022 ammontano a 361.073,71 euro. La quota minima di cofinanziamento a carico dei Comuni non può essere inferiore al 20% della spesa totale.