di Francesca Pasquali
FERMO - Dopo il lancio di pietre e bottiglie, il fuoco. Non c’è pace a Lido Tre Archi, dove ieri mattina, poco dopo le 6.30, i vigili del fuoco sono intervenuti per sedare un incendio divampato dentro un cassonetto dell’immondizia, in via Aldo Moro.
Ad appiccarlo, come ricostruito dalla Polizia arrivata sul posto, un giovane straniero. L’incendio, che rischiava di causare danni anche alle case e ai negozi vicini, è stato spento e l’area messa in sicurezza. Poco prima, le immagini delle telecamere avevano ripreso il ventenne nato in Mali, che, dopo aver dato fuoco con un accendino a un giornale, lo aveva gettato nel cassonetto, per poi alimentare le fiamme con cartoni, un tavolino di plastica e alcune cassette, trovati nelle vicinanze. All’arrivo della Polizia, il giovane si era allontano. Era, comunque, restato nei paraggi, dove è stato fermato e perquisito dalla volante che, nella tasca dei pantaloni, gli ha trovato l’accendino con cui aveva appiccato l’incendio. Il giovane, apparentemente in stato catatonico, non ha spiegato il suo gesto.
Visionando le immagini della videosorveglianza, i poliziotti hanno seguito a ritroso il tragitto del ragazzo, uscito da un palazzo di via Segni, dove gli agenti si sono recati per ulteriori accertamenti. All’ingresso del palazzo, hanno trovato altre tracce di carta bruciata, come se il giovane volesse portare dal suo luogo di temporanea dimora una “fiaccola” fino al cassonetto. Ma la fiamma, durante il tragitto, si era spenta. L’extracomunitario era già stato controllato da una volante martedì pomeriggio, dopo la segnalazione di alcuni residenti che lo avevano visto rompere, sul selciato, alcune bottiglie di vetro e avevano segnalato i suoi atteggiamenti minacciosi.
Nelle richieste di intervento era stato segnalato che il giovane, oltre alle bottiglie, aveva in mano anche un coltello che, però, non è stato trovato. Il giovane è stato denunciato. Risultato clandestino, gli è stata notificata l’ dal territorio nazionale.