FERMO – Nelle mani dei cittadini. “Il controllo del vicinato funziona eccome, l’ho sperimentato anche nelal mia città, ad Avellino”. La benedizione del sottosegretario all’Interno, Carlo Sibilia, serve ad accelerare la pratica, ma nasconde anche una insidia: “Non ci sarà un posto di polizia fisso a Lido Tre Archi”. Una buona notizia seguita dalla mancata autorizzazione di quello che i cittadini, e i politici, da tempo attendono.
Il prefetto Vincenza Filippi ha organizzato l’incontro e anche il sopralluogo, con il questore Soricelli, ma il risultato finale forse non è stato quello atteso. Sibilia ha ammirato il quartiere che sta pian piano cambiando volto, anche dal punto di vista estetico, un luogo dal grande potenziale ma anche con criticità marcate a cui le forze dell’ordine, con blitz quotidiani, cercano di mettere fine utilizzando anche il nuovo sistema di videosorveglianza.
Ma tutti, a cominciare dal sindaco Calcinaro, vorrebbero il presidio di Polizia di cui spesso ha parlato anche l’ex ministro Salvini in vista a Fermo. Ma c’è un problema: “Non ne ho mai avuto notizia a Roma” ha detto tranchant Sibilia: “Ma so che il sistema di controllo alternato tra le varie forze dell’ordine funziona al meglio”.
E poi c’è il controllo del vicinato che si aggiunge ad altri 500mila euro ricevuto dal comune per progetti di integrazione sociale: “Il controllo di vicinato prevede che la Prefettura e il comune mettano i residenti nella condizione di poter essere osservatori speciali di quello che accade nel quartiere, senza esporsi e senza alcun rischio grazie a gruppi di vigilanza uniti da un referente. Un sistema che funziona” conclude Sibilia strappando un sorriso amaro a chi con lui ha passeggiato nel cuore di Tre Archi.