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Licini, cinque opere tornano a casa grazie alla famiglia Paci: "Tutti devono ammirarle". Appello ai collezionisti: portate anche le vostre

9 Luglio 2022

di Raffaele Vitali

MONTE VIDON CORRADO – Giorno di festa per la casa museo Licini. Il motivo è semplice e gira attorno a un nome: Fausto Paci.

“Una vecchia conoscenza. Assiduo frequentatore di Monte Vidon Corrado, un vero amante dell’arte. Ed è a lui, che ci ha lasciato da poco e a cui l’anno scorso abbiamo dedicato una mostra alla sua collezione, che oggi dobbiamo dire grazie perché arricchiamo la casa con cinque opere di Licini” annuncia soddisfatto il sindaco Giuseppe Forti. E questo perché Franco, Giovanni e Carlo, i figli, hanno preso una decisione: “Le opere resteranno all’interno del museo, che viene così valorizzato”.

Opere private che diventano pubbliche: “Non solo quindi la casa, i disegni e le carte del grande pittore, ma anche sue opere fisse in esposizione d’ora in poi” prosegue il sindaco. Si sommano ad altre opere donate negli anni da parenti del pittore e da collezionisti del territorio. “L’opera è bella ammirarla, ma se possono farlo in tanti è meglio” è il pensiero dei familiari del collezionista.

Viene così sottoscritto un comodato gratuito per l’esposizione delle opere, con il Comune che si fa carico della conservazione e della copertura assicurativa. Il restauro è stato affidato a Giacomo Maranesi: “Abbiamo verificato lo stato di conservazione e abbiamo corretto alcuni problemini che se trascurati avrebbero creato problemi più grossi. Le opere avevano un attacco biologico di funghi, soprattutto l’Amalassunta verde che ha ritrovato così il suo splendore. In generale, le abbiamo disinfettate e spolverate, migliorando l’interno delle cornici che dagli anni ’60 li accompagnavano”.

I cinque quadri ora sono esposti nella sala ‘Fausto Paci’. Il comodato prevede un primo periodo fino al 31 dicembre, poi dal primo gennaio si rinnova automaticamente. “Possono i proprietari prestare le opere di Licini ad altri musei, ma d’ora in poi saranno le ambasciatrici anche della casa museo” aggiunge la direttrice Daniela Simoni.

Che poi spiega le opere: “Cinque dipinti importanti. Due del periodo figurativo, il ritratto di Ave che è un unicum e il pastorello. Tre opere del figurativo fantastico: due Amalassunta e un’olandese volante”. In particolare le tre ‘fantastiche’ sono state esposte molto spesso, per volontà di Fausto Paci: “Hanno preso parte alle più importanti mostre tenute su Licini e ora sono qui e ci resteranno a lungo. Il fatto che gli eredi seguano il pensiero di Fausto è importante” prosegue.

Annuiscono i figli che hanno seguito l’esempio del padre: “Pensare che quei quadri hanno girato dal 1961 nella mostra di Torino per poi passare al Guggenheim e arrivare oggi qui, significa che meritano di essere viste. Casa nostra era un museo aperto, lui faceva da guida. Quando parlava di Licini cambiava passo, riteneva che la sua poetica fosse qualcosa di nicchia che meritava di emergere. Sapere ora che una sala è dedicata a papà ci rende felicissimi. Siamo certi che l’accordo andrà avanti per anni” prosegue Carlo Paci che lancia un appello: “Spero che altri collezionisti diano opere per rendere più vivo e attrattivo questo luogo, che è evocativo. Facciamo uscire i quadri dal caveau”.

Fausto ha comprato i Licini quando in pochi avevano idea di quel che davvero fosse il valore straordinario della sua arte. “Una famiglia davvero generosa quella dei Paci, il poter condividere la fruizione delle opere è importante. È così che nascono i musei, dal passato all’ultimo di Rovereto con la collezione Giovanardi. Per una realtà piccola come questa comprare delle opere è un’utopia. E lo è ancora di più per Licini, che è molto poco musealizzato, la sua arte è sommersa in tante collezioni private” prosegue la Simoni che ha lo stesso pensiero di Paci: “Speriamo che altri collezionisti mettano le opere a disposizione per mostre o come in questo caso in comodato. Così lo valorizziamo, per la casa museo è un salto importante nell’attrattività”.

Per ammirarle non resta che arriva a Monte Vidon Corrado, perdersi nella sua terrazza che domina le vallate ed entrare nel centro studi e nella casa che ha reso il genio di Osvaldo Licini possibile.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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