FERMO – Liceo musicale, la chimera del Fermano. “Noi non arretriamo. Ne parliamo da anni e continueremo a farlo perché vogliamo inserirlo all’interno della rete scolastica provinciale” sottolinea Moira Canigola, presidente della Provincia di Fermo.
L’indirizzo musicale è stato più volte approvato dalla provincia e “più volte purtroppo, nonostante l’ok di Provincia e Regione, non è stato attivato per mancanza di personale e risorse” prosegue. La battaglia prosegue: “Per questo territorio è fondamentale avendo l’onore di avere un conservatorio come il Pergolesi. Per cui un indirizzo musicale significherebbe dare a tanti ragazzi di entrare poi nell’università della musica”.
Ma non solo. “Noi abbiamo immaginato l’indirizzo al Liceo Artistico, una delle poche scuole che è a rischio sopravvivenza per il numero di iscritti. Aggiungere l’indirizzo permetterebbe di mantenere l’autonomia”.
L’iter è partito nel 2010. “Purtroppo l’Ufficio scolastico regionale non ha mai avuto la possibilità di stanziare le risorse necessarie”. E si parla di 70mila euro all’anno per il corpo docente, visto che la struttura tecnica e amministrativa è già garantita, come la location.
A fronte di questo, la Provincia ha scritto una lettera ai rappresentanti istituzionali, al premier Giuseppe Conte, alla ministra Azzolina, alla vice Ascani e al sottosegretario al ministero dell’istruzione De Cristofaro. Ma non solo, tra i destinatari ci sono anche il senatore Verducci e l’onorevole Lucentini “a cui chiediamo di fare pressioni e sbloccare la questione”.
Gli iscritti ci sarebbero, questo dice lo storico, quello che blocca tutto è la burocrazia. “Nelle Marche ci sono due soli licei, in Umbria tre, in Abruzzo addirittura quattro, in Italia 132. Parliamo di una ferita che ogni anno si riapre. L’assurdo è che il secondo liceo musicale, che doveva essere presente dove si trova il secondo conservatorio dopo Pesaro, fu per scelte politiche attivato ad Ancona, nonostante la pressa di posizione della Regione di cinque consigli provinciali” aggiunge Stefano Pompozzi, vicepresidente che segue la quesitone da anni.
Quali chance ora? “Noi in 4 anni non abbiamo perso nessuna autonomia scolastica e lavoriamo per mantenere anche quella dell’Artistico. Unendoli, insieme al coreutico, creeremmo un polo delle arti. Quest’anno il direttore generale del ministero, Maria Assunta Palermo, ribadisce in una nota che le richieste di iscrizione possono trovare accoglimento nelle istituzioni già funzionanti. Per questo, noi non chiediamo di cancellare quel che c’è, ma di cambiare la nota del direttore generale e di inserire la somma necessaria per coprire il costo dell’organico del musicale”.
Una battaglia che resta complessa, ma che la Provincia non rinuncia a combattere. “Visto che la Regione Marche ha inserito il liceo nella rete scolastica, le iscrizioni sono aperte, anche se la nota del ministero chiude già le porte. Resta però fondamentale – riprendono i due esponenti provinciali – iscriversi per far capire che il territorio dimostri il suo interesse”.
Non resta che sperare. “Chiediamo un impegno anche al Conservatorio, che avrebbe un vantaggio diretto da questo nuovo filone di formazione, al sindaco del capoluogo, all’assessora regionale Giorgia Latini, ma soprattutto ai due parlamentari” concludono.
r.vit.