MONTEGRANARO – Se il Bramante Pesaro è una delle favorite, ha ragione Rupil: la Sutor può davvero pensare a vincere ancora il campionato via play off. I punti di distanza dalle prime sono tanti, troppi. Ma in campo tutto questo gap non si vede.
La Sutor non solo infila la terza vittoria consecutiva (73-64), ma manda un messaggio chiaro alle avversarie: può vincere senza coach e senza la stella Falzon. Il primo si è fatto espellere, di nuovo, per due tecnici (38-42). Il secondo, invece, ha commesso troppo resto il suo quinto fallo lasciando praticamente la Sutor senza di lui per metà partita. Non restava che compensare l’assenza dei due leader con la difesa, sapendo che poi Rupil è per molti avversari immarcabile.
Una volta capito come si gioca contro Paponi e Crescenzi, i gialloblù hanno iniziato a girare bene la palla, con un continuo dentro fuori che ha permesso di tenere in ritmo tutti i giocatori. Da Facciolà, che non è bello da vedere ma ha fatto cose preziose, soprattutto sul Paponi, un lungo fuori categoria, a Mentonelli che è un mastino nella metà campo di casa e un killer in attacco, vedi la tripla che ha chiuso il match a un minuto dalla fine (71-61).
È il secondo allungo dei padroni di casa, questa volta quello decisivo, perché il Bramante non ha trovato l’energia per recuperare id nuovo. E la palla recuperata da Merlini che fa cadere a terra Pipitone a pochi secondi dalla fine è l’emblema di un match giocato con grande intelligenza.
Se c’è un merito che si può dare a Patrizio è che con la sua espulsione ha ricaricato i suoi e ha mandato un messaggio agli arbitri che nei tre minuti successivi hanno fischiato come una vaporiera, a contro i pesaresi.
Partita equilibrata con l’ex Panzieri che ha provato a fare sua con un paio di triple che ricucivano il primo allungo a metà quarto periodo. Troppo carichi però i gialloblù nei momenti più importanti, in cui contribuiscono anchen i giovani Barbante e Verdecchia.
Un paio di flash: la schiacciata di Falzon nel secondo quarto due assist di Merlini che tiene la Sutor aggrappata; la palla rubata e tripla in transizione di Lupetti (54-49) nel terzo periodo; la penetrazione di Rupil con appoggio di sinistro dopo aver saltato due uomini (64-55).
Piccoli mattoni in una gara in cui però il successo è nato in difesa con raddoppi e una difesa che Patrizio ha saputo allungare a tuto campo nei momenti chiave e che poi il suo vice Pasquali ha monitorato fino all’ultimo minuto regalando serenità ai giocatori in campo.
r.vit.