FERMO – È preoccupato Alessandro De Grazia, segretario generale della Cgil di Fermo. I dati si possono leggere spesso in più modi, cambiano ad esempio quando si sceglie il parametro di riferimento. Perché se è vero che il Fermano ha ripreso a camminare, cresce l’agroalimentare, superando ovviamente i dati del 2020, sul 2019 la difficoltà è ancora evidente.
“Ammonta a 212 milioni di euro il valore delle esportazioni fermane nel secondo trimestre del 2021, in calo del 16% rispetto al pre Covid”. A livello generale, è la moda il settore più in difficoltà, dove si è recuperato il pesante calo del 2020 ma mancano ancora all’appello 44 milioni di esportazioni rispetto al 2019 (-24,2%) di cui -34 milioni del calzaturiero (-25,1%).
“Mentre le altre province marchigiane certificano dati di crescita importanti. Segnali evidenti della fragilità del sistema produttivo fermano, in particolare del settore calzaturiero, che traina tutta l’economia della provincia” prosegue De Grazia che ha un timore: “Si avvicina il termine del blocco dei licenziamenti, fissato per il 31 ottobre, per questo occorre accelerare su alcune scelte, politiche e non”.
Scelte che riguardano sia il Governo che la Regione: “In particolare, la Regione Marche deve decidere se intende finanziare gli ammortizzatori sociali per l’area di crisi industriale complessa. Questi provvedimenti ci consentirebbero di affrontare e gestire la crisi occupazionale che, inevitabilmente, si paleserà con il termine del blocco dei licenziamenti”.