BRUXELLES – Appena conquistato il posto fisso in Europa per le Marche, Manuela Bora scala un’altra posizione. Negli ultimi anni si era affermata, grazie alla sua attività in difesa della parità di genere e delle politiche di coesione, e proprio alla voce più importante della programmazione europea viene ora delegata all'interno del Comitato delle Regioni d'Europa.
L’assessora della Regione Marche la prossima settimana all’assemblea del Cor prenderà il suo posto permanente, riconquistato per la Regione dopo che era stato perso nell’era Spacca. E con il seggio anche il ruolo di coordinatrice del Partito socialista europeo (Pse) per la commissione Politica di coesione territoriale e bilancio dell’Ue: “Il prossimo settennato sarà un'opportunità da cogliere, bisognerà lavorare” speiga la Bora. “Le regioni e le città giocano un ruolo importante all'interno della politica di coesione, su cui le istituzioni comunitarie stanno negoziando i nuovi regolamenti 2021-2027. In genere le regioni e le città amministrate dal gruppo socialista hanno mostrato maggiore sensibilità su argomenti come il Green deal o le tematiche di genere” ribadisce.
In attesa del secondo figlio, l’assessora non ha alcuna intenzione di fermarsi e la scelta del Pse, che le affida un ruolo strategico, è un segnale positivo di fiducia proprio nel campo delle tematiche di genere. “La maternità è potenza, non è una malattia. Credo che le donne possano portare anche in Europa le difficoltà nel conciliare tempi di vita e di lavoro, e ci sono regioni che hanno saputo dare risposte eccellenti” conclude. Il seggio, a prescindere dall’esito elettorale di maggio, resterà alle Marche.
@raffaelevitali