AMANDOLA – L’Europa porta le sue stelle ad Amandola per quattro giorni, dal 28 agosto al primo settembre. I partecipanti alla Sibillini Europa Summer School, età media 21 anni, potranno incontrare chi lavora per studi legali, università, istituzioni e centri di lobbying europei. Un’opportunità unica.
“Una seconda edizione, il sogno si è trasformato in realtà dopo una chiacchierata in piazza alta, nel campo da basket, con Pierpaolo Settembri e Daniele Calisti. Dopo la prima esperienza, siamo alla vera organizzazione” introduce il sindaco Adolfo Marinangeli, che si mette di lato e lascia spazio agli organizzatori e al giovane assessore Sciamanna, che dell’Europa è il primo supporter.
Organizzazione che ha in Federica Cupelli, la presidente dell’associazione Sibillini Europa, un ruolo chiave. “Sedici i componenti dell’associazione, dai dodici inziali. Ci siamo arricchiti per dar un seguito ai feedback di partner istituzionali e partecipanti. Ua squadra che si allarga nei patrocini tra Parlamento Europeo, università, ITS e fondazioni”.
Cupelli entra poi nei dettagli: “Sono arrivate 100 application, contro le 70 dello scorso anno. Tra i partecipanti, che sono 41, abbiamo nove studenti stranieri da Ucraina, Usa e Vietnam”. Si parlerà di sostenibilità, immigrazione, digitale. “E poi ci sono gli eventi pubblici. Crescono le attività interattive, oltre al caffè delle carriere che permette ai giovani di palare con professionisti del settore per avere una guida sul futuro, c’è un laboratorio di scrittura curriculum e una simulazione delle attività del Parlamento europeo” prosegue la presidente.
Primo obiettivo: trasferire conoscenze sull’Unione Europea. Secondo: fare da mentoring per indirizzare le scelte di studio. Terzo: contribuire alla ripresa del territorio. “Studenti e professori, gli stessi parlamentari europei alloggiano in questa zona”.
Pierpaolo Settembri, amandolese funzionario della commissione europea esperto di trasporti, è una delle anime: “Per noi la summer school è un punto d’inizio. Poi grazie a Fiammetta Sacconi è nata una winter school virtuale sull’Ucraina seguita da un viaggio a Bruxelles per chi ha partecipato alla prima edizione. Ma soprattutto si è alimentato un network tra transfughi amandolesi e dei Sibillini. L’edizione riflette il fatto che l’UE è in fase di transizione, siamo nel pieno della nomina di una nuova commissione e questo accresce il dibattito. Il gioco di simulazione precederà di qualche settimana la realtà, l’audizione che si terrà in Parlamento. I ragazzi saranno divisi per gruppi politici e nazionalità. Stessa ottica per il dibattito coni parlamentari, tre neo eletti. Avremo anche Carlo Ciccioli, europarlamentare marchigiano. Un dibattito che vorremmo focalizzato anche sul territorio”.
Ascolta e rilancia Daniele Calisti, segretario della Sibillini Summer School, funzionario europeo che si occupa di antitrust: “Siamo orgogliosi, dopo l’edizione zero ci siamo consolidati: Europa, studenti e territorio sono i pilastri”. Avere il patrocinio di Parlamento e commissione europea è il plus: “Chi è venuto l’anno scorso, sarebbe tornato ma non è permesso. Sono cresciute le richieste. La Winter School è stata arricchente, con studenti che preparavano paper dai bunker in Ucraina”.
La scelta di Amandola non è mai stata messa in discussione, “ma ci allarghiamo a Comunanza, ripeteremo l’esperienza della lezione in montagna per creare una vera circolazione e ci siamo aperti con dibattiti pubblici proprio per portare l’Europa più vicina alla gente” prosegue.
Sono pronti a nuove sfide, ma senza mai dimenticare il target: studenti iscritti alla Triennale con qualche posto peer chi frequenta la quinta superiore ad Amandola. Un anno fa dieci erano stati gli studenti local, non mancano anche quest’anno anche se il taglio nazionale e internazionale sta crescendo.
Perfino il prefetto di Fermo, Edoardo D’Alascio, si è interessato alla Summer School. “Lo abbiamo incontrato – riprende Enrico Sciamanna, assessore alla cultura e alle politiche europee – e si è messo a disposizione, perché ci ha detto che è l’iniziativa che avrebbe voluto organizzare lui da giovane. Ma non solo, ci ha dato anche dei preziosi consigli per creare legami con altre realtà, come la European Summer School di Ventotene. Per me vederla realizzata in Amandola è motivo di orgoglio. Un anno fa rimasi sorpreso, oggi collaboro perché valorizza il nostro territorio, che verrà conosciuto e vissuto, e ci avvicina all’Europa, aspetto di cui abbiamo bisogno in Italia”. Si sta creando quel turismo di formazione che piace anche all’assessora Grazioli.
Se poi una cosa funziona, si può anche far crescere. “Un esempio? L’incontro del 29, su iniziativa anche dell’amministrazione di Amandola, dedicato agli amministratori sull’europrogettazione, nel giorno in cui altre iniziative si spostano a comunanza” aggiunge Calisti.
Le lezioni della scuola saranno tutte in inglese, “ma le iniziative pubbliche sono in italiano, proprio per coinvolgere più persone possibile” chiarisce Settembri. Quello che è evidente, è che se ci fossero 60 posti letto a disposizione, verrebbero riempiti i un attimo con studenti. “Noi ci muoviamo nel modo migliore per garantire accoglienza e formazione di livello” ribadiscono in coro. Sapendo che il sindaco Marinangeli sta già studiando nuove strutture per aumentare i posti letto.
“Chi è qui, chi lavora dentro l’associazione, è impegnato nel creare l’infrastruttura che connette il nostro territorio all’Unione Europea. Fatto questo, tutto potrà crescere. Sempre tenendo saldo il punto di partenza: i giovani che vogliamo rendere protagonisti in modo ce possano costruire in modo consapevole il futuro senza perdere grandi opportunità” concludono Settembri e Calisti.
Info su www.sibillini-europa.eu