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Lettini igienizzati e distanze: balneari pieni di dubbi. Montagnoli: "Pronti a pulire spiaggia e chalet. Poi? A rischio posti di lavoro"

15 Aprile 2020

di Raffaele Vitali

PORTO SAN GIORGIO – “Consentito l'ingresso in spiaggia ai gestori di stabilimenti balneari per interventi di manutenzione”. Autorizzati dalla Regione Marche, ma… Il decreto del 10 aprile, articolo 2 comma 12, parla di ingresso in struttura per fare i lavori base, dall’idraulico al muratore. “La Regione ha previsto una estensione della norma che permette anche i lavori in spiaggia e non solo dentro le strutture. Previa comunicazione al prefetto. “È dai primi di aprile e fine marzo che sollecitavamo la Regione per una azione, finalmente ci siamo con una direttiva della regione, seppur non condivisa” spiega Romano Montagnoli.

Quella della Regione è una indicazione, non una delibera o atto di Giunta, ma è stata mandata ai cinque prefetti: “La vera domanda è: investiamo per cosa? Noi riapriremo, faremo le cose essenziali, i ripristini delle attrezzature, magari ripittureremo”. E poi la spiaggia: “La livelleremo, poi vedremo cosa ci pianteremo sopra, spero non le fragole. L’obiettivo è salvare la pelle e rimanere in piedi per pensare all’estate 2021”.

Serve tempo per fare tutto, per questo la Regione ha accelerato: “Si tratta di manutenzioni che necessitano di un tempo importante per cui prevediamo, su richiesta di questi operatori e sempre rispettando le disposizioni in materia di sicurezza sanitaria, la possibilità di fare accedere alle strutture i titolari. I Comuni vigileranno sul rispetto delle misure di sicurezza" ribadisce Pieroni.

Indicazioni su ombrelloni e lettini non ci sono ancora. “Certo che una disinfezione dei lettini dovrà essere più curata, ma quello non è il problema. Il vero nodo sarà contenere la distanza tra le persone, dai bambini che corrono a quelli che si incontrano si fermano a chiacchierare. Serviranno davvero norme di buon senso. E poi i bar, i banchi self service”.

Romano Montagnoli, da sempre in prima linea anche a livello associativo con la Confcommercio, vuole comunque essere ottimista: “Noi abbiamo fretta id fare i lavori non perché vogliamo iniziare a incassare domani, ma per poter essere pronti appena si riaprirà. Chiuderà qualcuno? I timori sono soprattutto per chi magari ha comprato lo stabilimento uno o due anni fa e ha investito. Una stagione che salta può pesare tantissimo. Tutti abbiamo mutui. Non mi stupirei che se le condizioni per riaprire dovessero essere molto stringenti, qualcuno possa immaginare che è più conveniente restare chiusi”.

Anche se poi i ‘bagnini’ sanno di svolgere anche “una funzione sociale, la spiaggia è un luogo di comunità”. Si attendono aiuti, a cominciare dalla Tari: “Se il principio è che chi più guadagna e sporca più paga, in vista di una estate quantomeno dimezzata, ci aspettiamo nei limiti delle amministrazioni comunali un aiuto, il che significa applicare almeno l’aliquota più bassa, ma soprattutto di ristrutturare a livello nazionale la Tari verso le nostre attività”.

Anche perché non solo rischiano i titolari, qui a saltare è tutto un sistema, a cominciare da quello del lavoro estivo, bagnini di salvataggio inclusi perché il costo potrebbe diventare insostenibile per le attività: “Purtroppo noi non assumiamo mai prima del 23 febbraio. E ora? Quelli che avevano lavorato per me e avrei ripreso, non so se potrò confermarli. Parliamo di lavoratori senza tutela. Quasi tutti restano senza cassa integrazione, difficile che abbiano l’occupazione. Se io anziché tre ne prendo uno, che fanno gli altri due? E come me tanti altri imprenditori si troveranno in queste condizioni, facendo venire meno anche garanzie familiari”.

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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