FERMO - La Compagnia dei carabinieri di Fermo rinforza i ranghi. Da qualche giorno, le stazioni di Porto San Giorgio e Montegranaro hanno due nuovi comandanti, ricevuti dal comandante provinciale Antonio Marinucci nella caserma di via Beni.
A guidare Porto San Giorgio c'è il luogotenente Giovanni Spina che ha raccolto il testimone dal maresciallo maggiore Antonio D’Amato. 55 anni, Spina è nell’Arma dal 1986 e arriva dal comando del Radiomobile di San Benedetto del Tronto. Negli anni, spiegano il comandante Marinucci, “ha acquisito un robusto bagaglio professionale, avendo ricoperto incarichi di sottufficiale addetto alle stazioni carabinieri di San Gimignano e Penna San Giovanni e quale comandante di stazione, per un decennio, a Porto Sant’Elpidio”. Un curriculum arricchito dall'incarico nello Stato maggiore della Legione carabinieri “Marche” di Ancona.
Quattro le missioni all'estero, tutte in Kosovo, a cui il nuovo comandante dei carabinieri sangiorgesi ha partecipato, «soprattutto con incarichi logistico-amministrativi, per i quali è stato più volte elogiato dai suoi superiori». Sposato e padre di due figlie studentesse universitarie, Spina ha conseguito la laurea triennale in Scienze politiche e delle relazioni internazionali, con un master di primo livello in Metodologie di contrasto all’evasione ed elusione fiscale. È stato insignito della Medaglia mauriziana per i dieci lustri di carriera militare e del cavalierato dell’Ordine al merito della Repubblica italiana.
Il luogotenente Lorenzo Santarelli è il nuovo comandante della stazione di Montegranaro. 48 anni, nell'Arma dal 1992, è subentrato al collega Giancarlo Di Risio, trasferito alla Legione carabinieri “Abruzzo e Molise” di Chieti. Nel tempo, Santarelli è stato sottufficiale addetto all’aliquota operativa di Canicattì e sottufficiale addetto alle stazioni di Riccione e Porto Recanati. È sposato e ha una figlia che frequenta la scuola media. Ha conseguito una laurea triennale all’Università di Siena in Scienze dell’amministrazione. “Il suo impegno nell’attività di servizio – conclude Marinucci – soprattutto nel contrasto alle attività illecite in materia di stupefacenti, è stato nel tempo apprezzato dal comandante della Legione carabinieri “Marche”, tanto che in due diverse occasioni gli ha concesso un encomio semplice”.
