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L'era della chiesa domestica. Il ramoscello d'ulivo è social. Da don Michele al Papa: "Solidarietà, resistenza, preghiera"

5 Aprile 2020

FERMO – Ramoscelli d’ulivo che arrivano via messaggino. Chiese aperte per una preghiera, ma vuote perché bisogna stare a casa, anche se chi entra trova il regalo (nella foto San Domenico), la guida alla settimana Santa, con preghiere, letture, momenti di riflessione, da portare a casa. Ma anche parole di fede e serenità che arrivano dai parroci. Uno per tutti, don Michele Rogante: “Con questa domenica inizia una settimana importante, che saremo chiamati a vivere in modo nuovo. Saremo distanti, ciascuno in casa propria (dove con pazienza rimaniamo per il nostro bene ed il bene dei nostri fratelli e sorelle), privati dei riti esteriori che siamo abituati a vivere ogni anno in questo periodo. Spendiamo i prossimi giorni non a notare quello che manca (in una continua lamentela e critica) ma a valorizzare quello che avremo, continuando a chiederci cosa possiamo imparare da questa esperienza, dove e cosa possiamo migliorare, come crescere nella fede”.

Lontani ma vicini e in molti si sono collegati per ascoltare la messa di Papa Francesco. "Le persone e le famiglie che non potranno partecipare alle celebrazioni liturgiche sono invitate a raccogliersi in preghiera a casa, aiutate anche dai mezzi tecnologici”. Bisogna sentirsi vicini: “Stringiamoci spiritualmente ai malati, ai loro familiari e a quanti li curano con tanta abnegazione. Preghiamo per i defunti, ciascuno è presente al nostro cuore, al nostro ricordo, alla nostra preghiera. Da Maria impariamo il silenzio interiore, lo sguardo del cuore, la fede amorosa per seguire Gesù sulla via della croce, che conduce alla gloria della Risurrezione. Lei cammina con noi e sostiene la nostra speranza".

Un messaggio rafforzato anche da Gualtiero Bassetti, presidente dei vescovi: “In duemila anni di cristianesimo è la prima volta che celebriamo la Pasqua in una maniera così ridotta, e questo, credetemi, è una grande sofferenza per tutti voi, ma anche per noi sacerdoti e vescovo, vostri pastori. Ma, come quei bambini, quelli che salutarono il Signore con ramoscelli d'ulivo, cercate di ritrovare anche voi, pur restando nelle vostre case, il gusto dello stupore, della bellezza della nostra fede e la gioia di seguire Gesù che ci precede portando la sua croce”.

E poi aggiunge: “Il Papa ci invita a sfruttare bene questo tempo, ad essere generosi, a cercare per telefono o coi social le persone più sole, e soprattutto ci invita a pregare, ora che abbiamo più tempo. Mi ha molto colpito questo pensiero che vi trasmetto con le sue stesse parole: 'anche se siamo isolati, il pensiero e lo spirito possono andare lontano con la creatività dell'amore. Ed ha aggiunto: oggi ci vuole, la creatività dell'amore”. 

La settimana santa si apre così, senza ramoscelli di ulivo veri, ma con lo stesso amore e le tre parole chiave di Papa Francesco: solidarietà, resistenza, preghiera. “Ricordiamo questa domenica come quella in cui abbiamo vissuto in pieno il concetto di chiesa domestica” conclude don Michele.

Raffaele Vitali

Raffaele Vitali - via Leopardi 10 - 61121 Pesaro (PU) - Cod.Fisc VTLRFL77B02L500Y - Testata giornalistica, aut. Trib.Fermo n.04/2010 del 05/08/2010
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