PESARO - “Nello sport non ci sono certezze, altrimenti se tutto fosse prevedibile chi lo guarderebbe”. Risposta di classe quella di Spiro Leka che non può certo affermare di aver superato tutti i problemi sol perché la VL Pesaro ha battuto la fortissima Cantù.
Gioca di filosofia e chiede ai suoi, nello spogliatoio, di proseguire il camino. Per evitare di ritrovarsi di nuovo nel tunnel e magari sotto i fischi. Perché il pubblico ha riaperto un credito a Imbrò e compagni, sprecarlo di nuovo sarebbe l’errore più grave. Solo che davanti non ci sono i pepini del presepe, ma la Torino del coriaceo Boniciolli, uno che a Pesaro ricordano bene avendo guidato i biancorossi alla salvezza un paio d’anni prima della pandemia.
Torino è una squadra starna, vince in trasferta e perde in casa. “Non deve stupire, giocano un basket aggressivo. Hanno due americani costanti e un bel gruppo di italiani”. Tra cui il nazionale Severini e due esperti di categoria come Landi e Montano.
E proprio Landi spiega l’approccio che avrà Torino: “Non dobbiamo farci ingannare dalla situazione attuale della classifica. Sappiamo di affrontare una squadra forte ed esperta, costruita per arrivare fino in fondo. Noi dobbiamo farci trovare pronti e giocare la nostra partita, restando uniti nei momenti di difficoltà e portando in campo quell'intensità che ci ha permesso di conquistare risultati importanti negli ultimi impegni”.
L’intensità è quella che chiede anche Spiro Leka: “Non possiamo far correre Torino, non dobbiamo concedere tiri con i piedi a terra. Altrimenti diventa difficile. Ma soprattutto dobbiamo fare bene quello che abbiamo preparato”.
Il messaggio finale è per Zanotti: “Sa che canestro lo sa fare, quello che però chiedo sono rimbalzi e difesa”. Insomma, attitudine e impegno continuo. Chissà che la sua ex squadra, Zanotti ha sfiorato la promozione in A1 con Torino pochi mesi fa, non sia uno stimolo per farlo tornare ai livelli che società e coach si attendono.